11-09-2016
Lo chef Romano Tamani, insieme al fratello Carlo, dal 1978 guida questo ristorante con una grande passione per la tradizione gastronomica del suo territorio
Lo chef Romano Tamani potrebbe riempire un’enciclopedia con i molti aneddoti raccolti in quasi 40 anni di alta ristorazione. Tra i suoi soggetti preferiti, accanto alle visite di conti, ambasciatori, dame e personaggi politici, c'è il racconto della cena servita a Papa Giovanni Paolo II, che dopo aver assaggiato i suoi famosi tortelli mantovani di zucca si rivolse al cardinal Martini ipotizzando un grave errore del cuoco: sostituire lo zucchero al sale nell'acqua in ebollizione. Nessun errore rispose il cardinale, la cucina mantovana classica basa molti piatti sulla dolcezza e sull'agrodolce. Risposta impeccabile del Cardinale, perché ci troviamo all'Ambasciata di Quistello, nella Bassa Mantovana. «Qui nasce la nebbia - racconta lo chef Tamani – ma anche il parmigiano e le zucche migliori». Una zona purtroppo colpita dal drammatico terremoto del 2012, con epicentro in Emilia ma in grado di causare ingenti danni al ristorante stellato Michelin: la prima scossa nella notte si è portata via cinquemila bottiglie, dimezzando la grande cantina curata da Carlo Tamani e costringendo il ristorante a un lungo periodo di stop forzato.
La sala, particolare e ricchissima, dell'Ambasciata
Il racconto delle eccellenze di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova
a cura di
Classe 1987, nato e cresciuto in terra di mezzo: provincia di Mantova, ma con un piede in Veneto e l'altro in Emilia Romagna. Una laurea in comunicazione e giornalismo e un'ossessione per la gastronomia, da sempre. Vive e lavora a Verona, ama viaggiare, ma sceglie la destinazione in base alla cucina e ai ristoranti da visitare