03-04-2018
Andiamo alla scoperta dello straordinario lavoro di Miguel Ángel Mayor al Sucede di Valencia
La mappa storico-gastronomica che concettualizza la proposta del Sucede
Il nostro pranzo al Sucede. Si inizia con El huevo y la manzana, ossia uovo e mela, due elementi tipici dei Saturnali romani
Uva gasificada, ossia uva gassata. Si accompagna col latino mursum, un succo d'uva fermentato, non alcolico, con miele (qui aria di miele)
Inizia il banchetto romano vero e proprio. Dentelle de salazones, un cracker di uova di riccio di mare in salagione, più erbe e fiori. Buonissimo. Il dentelle è il merletto
La fritura de la sardina. la sardina è fritta senza olio, nel mannitolo
Mejillón ojimiel, ossia cozza con aceto e miele
Delizioso il Pan de higos, pane di fichi con trota e caviale di trota, a parte
Ostra con holandesa de garum, ostrica con salsa olandese di garum. Piatto elegantissimo
Merengue de erizo, meringa di ricci di mare
Si compone così il banchetto romano
Parte una sorta di focus sull'anguilla e i ceci. Qui uno snack, Pieles de garbanzo, ossia pelle di ceci
Infusión de anguila y garbanzo, infusione di anguilla e ceci
Ottima la Tartaleta de anguila, tartelletta di ceci verdi con anguilla e sferificazione di Merlot
Anguila al azafrán, ossia filetto di anguilla con zafferano e schiuma di agrumi
Anguila y garbanzo verde, ossia una stratosferica crema di anguilla e ceci verdi, non secchi
Tartaleta de tuétano, ossia tortino di midollo, un cracker di noci macadamia con midollo grattugiato e frutti rossi
Tuétano silvestre, midollo selvaggio: un flan di midollo con tartufo, funghi e crema di castagne
Altro passaggio, Cartílago, trufa y altramuces, ossia cartilagine, tartufo e lupino. La cartilagine è di maiale, c'è la sua demi-glace, poi lupini e sferificazione di tartufo
Liebre y encurtidos, lepre e sottaceti: un bel filetto di lepre con melanzane e cipolle sottaceto, sfere di olio e crema di aglio nero
Paloma con pistachos, colomba con pistacchi: gran piatto, i pistacchi sono in tre texture (cotti in crema, crudi e pralinati). Forti note tostate, anche in questo caso si gioca sul superamento delle barriere tra dolce e salato, come nei piatti precedenti
Consomé de tórtola e Tórtola al romero, quindi consommé di tortora e tortora affumicata al rosmarino. Piatto perfetto, goloso, elegante, di grandissima classe
Inzia la parte araba del menu, con Agua de dátil y rosas, acqua di datteri e rose. Richiama il carcadè che veniva offerto in segno di benvenuto
Flor de hibiscus, fiore di ibisco, con polpa di barbabietola e broccoli
Vol au vent de hibiscus y lentejas, vol au vent di ibisco, crema di lenticchie e raviolo di miele
Lentejas caviar y caracoles, ossia lenticchie, una sfera di brodo di lenticchie e caviale di lumaca. Buonissimo
A parte, un Consommé di lumaca
Ñoquis de berenjena, gnocchi di melanzana con yogurt, cous cous di erbe, sfere di yogurt alla curcuma
Brocheta de cordero a la naranja, spiedino di agnello all'arancia
Tutta la parte dedicata al coniglio è di bontà clamorosa. Qui Oreja de conejo, orecchie di coniglio croccanti
Conejo mi-cuit, mi-cuit di fegato di coniglio
Forse il piatto più strepitoso, Lenguas de conejo, ossia lingue di coniglio (ma anche il suo cervello) con membrana di melone
Conejo melón, un brodo di coniglio e melone con pinoli e olive. Gran livello
Riñón de conejo, rognoncini di coniglio su foglie di cardamomo e melone
Altra sezione: arriva al tavolo questa cosa, che è una lingua di vitello salata, stagionata e affumicata, come fosse un katsuobushi
Una fetta di lingua di vitello-katsuobushi finisce su una bistecca di vitello (invero un po' poco frollata): Ternera y lengua
Arroz del Mediterráneo, il riso del Mediterraneo, un riso fermentato con miele: assomiglia a un formaggio fresco di capra. È a tutti gli effetti il "formaggio" che chiude la parte salata
Agua de calabaza asada, acqua di zucca tostata (richiama l'arnadì, un dolce arabo-valenciano con miele e zucca)
Merengue de calabaza, meringa di crema di zucca e pinoli, appunto una reintepretazione dell'arnadì
Zanahoria y mandarina, cialda di carota e sorbetto di mandarino, con pane di yogurt
Remolacha y rabanitos, barbabietola e ravanelli: gelato di more, ravanello in osmosi di Campari, spugna di sesamo nero, cristalli di barbabietola e germogli di finocchio
Miguel Ángel Mayor
La cucina spagnola contemporanea non è solo figlia della lezione tecnica di Ferran Adrià e della sua avanguardia, non presuppone cioè unicamente l'acquisizione e la riproposizione delle innovazioni di quel periodo, che hanno comportato un nuovo approccio scientifico nei confronti del cibo, incorporando nozioni postulate dalla chimica, dalla fisica, e in generale procedimenti prima esclusivo appannaggio dell'industria, non solo alimentare. È stata e continua a essere, piuttosto, uno sguardo libero sulla realtà - e quindi anche sul territorio e sulla sua storia - che viene poi raccontata ai fornelli; un cambio di paradigma generale, un impulso infinito alla ricerca e alla creatività che si rivolge al futuro ma scandagliando anche il passato: non si spiegherebbe altrimenti il lavoro della successiva generazione dei cuochi spagnoli, da Angel León a David Muñoz, tanto per citarne due tra i più celebri.
La facciata XIX secolo del Caro Hotel
All'interno, molti resti antichi di varie epoche
Miguel Ángel Mayor nella sala dedicata allo studio delle ricette antiche. Alla sua destra uno schema dei periodi storici della Valencia precolombiana, con le rispettive caratteristiche anche alimentari: Hispania romana, Cristianesimo, Giudaismo, periodo visigoto, periodo del Priscillianesimo (dal nome dell'eretico spagnolo Priscilliano, 340-385), fino ad Al-andalus, ossia l'Andalusia araba
La sala del Sucede con le mura arabe e gli archi gotici
I due menu: Sucede e Valentia
I numeri giornalieri del Sucede: 30 commensali, altrettanti menu, 9 persone in sala, durata media del menu 2,5 ore, 41 piatti (dunque 1.230 in tutto per i 30 commensali), 14 posate (420) e 8 bicchieri di vino (240)
Parte di una ricostruzione storico-gastronomica di Valencia. «La struttura del menu Valentia segue lo schema del banchetto romano che è durato fino ai nostri giorni: in primo luogo, sono serviti vari antipasti, volti a stimolare l'appetito; poi i piatti principali, spesso a base di verdure, cereali, uova, legumi, carne e pesce; e infine dolci e frutta come dessert. Con varianti e micromenum indipendenti all'interno della proposta principale, il nostro filo conduttore rispecchia fedelmente questo spirito storico»
«Lo scopo dei nostri menu degustazione è quello di onorare la memoria culinaria locale con assoluta libertà creativa. Valentia, il nostro maggiore menu di degustazione, prende il nome romano della città come tributo alle nostre origini e si estende fino alla tappa arabo di Balansiya (il nome arabo della città, ndr). Abbiamo studiato le basi di entrambi i periodi, conosciamo i loro principi culinari e cerchiamo di iniziare da loro per fondere spazio e tempo e abbracciare la cucina del XXI secolo» (Miguel Ángel Mayor)
Sucede del Caro Hotel Almirall 14, Valencia Tel. +34 963 155 287 www.sucede.com Aperto a pranzo e cena, chiuso domenica e lunedì Solo menu degustazione a 70 e 90 euro
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale