19-11-2014

Cuochi, ambasciatori dell'Expo

Cinque grandi chef e cinque splendidi ingredienti danno lustro alla cucina dell'Esposizione Universale

Da sinistra, Enrico Bartolini chef del Devero di

Da sinistra, Enrico Bartolini chef del Devero di Cavenago Brianza, Davide Oldani del D'O di Cornaredo, Ernst Knam della pasticcieria omonima, Paolo Marchi di Identità Golose, Cesare Battisti del Ratanà e Ugo Alciati di Guido a Serralunga d'Alba (Cuneo). Sono i relatori di un incontro che ha avuto luogo all'ora di pranzo all'Expo Gate di Milano. I cuochi sono tutti Ambassador dell'Esposizione Universale. I primi otto cuochi cucinati oggi diventeranno 16

Ugo Alciati il latte, Enrico Bartolini la melanzana, Cesare Battisti il riso, Ernst Knam il cacao, Davide Oldani lo zafferano. E ancora, Moreno Cedroni e l’olio extravergine d’oliva, Carlo Cracco e l’uovo e Pietro Leemann e il grano saraceno. Otto chef ambassador di Expo Milano 2015, otto ingredienti che compongono il menu ideale dell’Esposizione Universale meneghina, taglio del nastro primo maggio 2015.

E’ stato tutto presentato all’ora di pranzo all’Expo Gate, nella struttura davanti al Castello Sforzesco, da Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose e Giacomo Biraghi, digital pr di Expo Milano. Ognuno dei magnifici cuochi ha cercato di interpretare a modo suo il concetto di “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” e il risultato è condensato in un cinque video-interviste online (in italiano e in inglese) da oggi nella sezione Ambassador del sito Expo 2015.

Davide Oldani, Enrico Bartolini, Ernst Knam, Paolo Marchi e il presentatore Giacomo Biraghi

Davide Oldani, Enrico Bartolini, Ernst Knam, Paolo Marchi e il presentatore Giacomo Biraghi

Il progetto è stato concepito proprio da una partneship tra IG e Expo 2015 spa, nel corso dei pranzi tematici del Semestre europeo, una serie di cene segrete che nei mesi scorsi hanno coinvolto tra gli altri anche Federica Mogherini, dal primo novembre Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Il progetto mira alla creazione di una rete internazionale di opinion leader desiderosi di veicolare i valori legati al tema dell’Esposizione Universale. A oggi sono più di 70 gli Ambassador: da aprile scorso hanno aderito decine uomini e donne, scrittori, sportivi, filosofi, personaggi dello spettacolo, attori, creativi, architetti, desginer, chef, musicisti, cantanti, registi. Tutti accomunati dalla volontà di mettersi in gioco per lanciare il proprio personale punto di vista. «Sono felice ed era ora», ha spiegato lo stesso Marchi, «che i cuochi siano coinvolti per la prima volta in un progetto istituzionale importante».

Cesare Battisti e Ugo Alciati

Cesare Battisti e Ugo Alciati

E i cuochi che dicono? Oldani: «Tenevo tanto a interpretare la milanesità del riso. Prima la Moratti e poi Pisapia hanno accolto la mia idea. Ma ora sono qui per lo zafferano, prodotto qui vicino a Varedo da bravissimi produttori. È il mio modo di dire grazie alla città e alla terra e al contadino che la lavora». Bartolini: «Ho scelto la melanzana perché mi piace misurarmi con un ingrediente che non piace a tutti. Dalla Sicilia ne ottengo di buone quasi tutto l’anno. La parmigiana di melanzane è un capolavoro».

Alciati: «Per me è il latte perché è l’alimento che dà la vita. Noi lavoriamo da sempre nel solco del rispetto dei piccoli produttori, in questo caso la Mucca Bianca piemontese dei pascoli alpini, un preziosissimo presidio Slow Food. Ci facciamo un fiordilatte con latte al 78%, mantecato al momento. Noi chef dobbiamo infondere fiducia ai produttori eroici». Battisti: «Il riso per me è una scelta naturale. Coincide con la mia identità ma soprattutto per la voce che diamo ai produttori, in particolare il carnaroli di Principe. È uno degli ingredienti al mondo indispensabile per la sopravvivenza del genere umano. Per “colpa” del riso sono state fatte delle guerre. In India si sono suicidati a migliaia perché non era più concesso loro di continuare a coltivare il basmati».

Ernst Knam, tedesco in Italia da 25 anni: «Quando mi hanno chiesto di diventare ambassador ho accettato con grande entusiasmo. Abbiamo un grande problema sul cioccolato: i contadini sono pagati molto poco. E il cacao è a rischio estinzione perché la domanda è sempre più superiore all’offerta. Per questo ho voluto realizzare il Cioccolatino Expo, con lo zafferano di un piccolo produttore aquilano»


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Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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