06-03-2016
Andrea Aprea e la nutrizionista Maria Letizia Petroni sono stati i primi relatori della neonata Identità di Formaggio, poche ore fa a Identità Milano
Formaggio, formaggio, formaggio. La nuova sezione di Identità Milano, in collaborazione con Grana Padano, ha messo al centro dei riflettori il mondo dei caci. Buoni di per sé, ma ancor più interessanti se passati sotto la lente d’ingrandimento – e soprattutto le capaci menti creative, e le mani – dei grandi chef protagonisti del pomeriggio in sala Blu 1.
Grandi chef, si diceva? Merita senz’altro quest’appellativo Andrea Aprea, napoletano a Milano, che proprio sul Grana Padano si è concentrato. Prima di lui la nutrizionista Maria Letizia Petroni aveva raccontato le proprietà del formaggio, con una serie di slides interessanti. Ma, sì sa, la golosità vince sempre, «parliamo di gola!», ha quindi fatto irruzione lo chef del Vun, proponendo due interpretazioni del Grana, una più complessa, l’altra più tonda.
La lezione di Enrico Bartolini
E’ stata quindi la volta di Enrico Bartolini, autore di 5 splendidi amouse bouche, «volevo proporre una visione possibile del formaggio in un ristorante gastronomico, in cui sia protagonista per personalità e sapore, ma che ceda invece le sembianze alla tecnica dello chef». Così ecco tanti divertenti trompe-l'œil, il falso peperoncino habanero al camembert; il finto baccello di fave fatto con la farina delle stesse, con dentro di nuovo fave ma anche pecorino, oltre che menta e limone; o ancora, la buccia di patata essiccata, fritta, arrotolata, che sembra un sigaro toscano ma dentro racchiude sugo di piccione, Grana Padano riserva e lamponi. Bellissimo e buonissimo.
Christian Milone sul palco
Francesco Apreda e Dario Nuti hanno duettato tra mondi opposti, cui trovare però un link goloso: il formaggio appunto, perfetto ponte tra parte salata e quella dolce. «Non volevo che le portate nascessero da una sola mano, così le pensiamo a due teste», spiega il primo, raccontando come la pasticceria da ristorante non deve essere troppo dolce e l’elemento di freschezza è sempre presente, chiara dimostrazione ne è la Dolce mozzarella di bufala, grattachecca di frutta e balsamico. «Per me l’elemento fondamentale è creare sapore», ha aggiunto Nuti. Ma per maggiori approfondimenti, vi rimandiamo all’anteprima che abbiamo pubblicato qualche giorno fa.
Peppe Barone e Antonio Colombo, presentati da Andrea Cuomo
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera