07-02-2018
I fratelli Matteo e Salvatore Aloe, 31 e 38 anni, fondatori di Berberè, pizzerie a Castel Maggiore, Bologna, Torino, Roma, Firenze, Milano e Londra (foto Instagram/Berberè)
Alla fine del 2010 aprirono alla chetichella in un centro commerciale di Castel Maggiore, a nord di Bologna. Poco più di 7 anni dopo, il marchio Berberè è acceso su 9 insegne di altre 6 città: Bologna, Firenze, Torino, Roma. E due sedi ciascuna a Milano e Londra (quest'ultima col nome di Radio Alice). Sono i frutti del lavoro di Matteo e Salvatore Aloe, 31 e 38 anni, fratelli calabresi che hanno creato il marchio più presente nella Guida di Identità Golose, un piccolo miracolo di pizzeria d’autore che abbiamo cercato di raccontare intervistando il primo dei due. Com’è nata Berberè? Nel 2010 mio fratello si occupava di pianificazione nei centri commerciali e io ero in stage al Joia a Milano. Un giorno mi chiama e mi propone di aprire un ristorante a Castel Maggiore. Sulle prime pensavamo di fare un'insegna di cucina elegante, ma era troppo ambiziosa per un mall; meglio pensare ‘solo’ a una pizzeria perché a Bologna per noi all'epoca non ce n'era una degna di questo nome. Non avendo alcuna esperienza, cominciamo a divorare libri sull’argomento. Funzionò da subito? Macché, i primi giorni furono un disastro. Un papà con bambini ci chiese una Coca Cola ma noi non la tenevamo per scelta. Si alzò e andò via con tutta la famiglia. Forse avevamo esagerato. Tempo dopo si presentò Paolo Trevisani, un bravo giornalista, piuttosto seguito dalle nostre parti. Lo facemmo accomodare su un divano dimenticandoci di lui per una mezzora abbondante. Il giorno dopo scrisse della nostra amnesia ma anche che la pizza era buonissima. L’ascesa cominciò da qui. Agli inizi, nella definizione degli impasti e delle pizze ci ha aiutato molto Beniamino Bilali: in un anno ci ha fatto imparare cose che da soli ne avremmo impiegati cinque.
Castel Maggiore (Bologna), la prima di tutte le pizzerie Berberè, aperta nel dicembre 2010
Matteo Aloe, a Milano nel corner di Expo 2015, con Alce Nero
Con Don Ciotti all'inaugurazione di Berberè Torino, febbraio 2016
La pizza più venduta in assoluto? Margherita, of course
Mortadella, broccoli e Asiago (foto Francesca Sara Cauli)
Matteo Aloe e Massimo Giuliana, relatori a Identità Milano 2015
Radio Alice, la seconda insegna londinese, aperta a Clapham
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt