10-02-2024

Un intero menu di dessert senza zucchero: la disobbedienza di René Frank, protagonista a Milano

Lo chef del ristorante Coda di Berlino applica le tecniche dell'alta pasticceria a un intero degustazione. Con attenzione alle dolcezze naturali e vegetali

René Frank, 38 anni, dal 2016 co-proprietario di

René Frank, 38 anni, dal 2016 co-proprietario di Coda, “dessert fine dining restaurant” nel quartiere di Neukölln, Berlino, 2 stelle Michelin, con la head chef Julia Leitner. Frank terrà lezione al congresso di Identità Milano, domenica 10 marzo, ore 15.05 in Auditorium (per iscriverti, clicca qui). Foto Claudia Goedke

Mettere all’angolo tecniche e impiattamenti della cucina “salata”, trasferendo il rigore della pasticceria a un intero menu degustazione. Che tuttavia non contiene zuccheri raffinati, latte o burro ma solo dolcezze naturali. E anche vegetali, con intrecci interessanti di umami, salato e acido.

È la cifra disobbediente del 39enne Renè Frank dal Baden-Württemberg, un signore che parte subito a imparare l’arte della pasticceria dietro a insegne importanti di Spagna, Francia, Giappone e Stati Uniti e poi conquista le 3 stelle Michelin come capo-pasticcere del ristorante La Vie di Osnabrück. Dal 2016 l’avventura tutta sua, al timone del ristorante Coda di Berlino, insegna gratificata prima con una (2018), poi con due stelle Michelin (nel febbraio 2020, a ridosso del covid). E nel 2022 arriva un altro titolo che ne amplifica la popolarità: Frank è “Miglior pasticciere al mondo” secondo i giurati della World’s 50Best 2022.

Melanzana e Lattuga
A sinistra, la melanzana con noci pecan, aceto di sidro e sale alla liquirizia, un classico di Coda. A destra, un piccolo guscio etereo di lattuga candita con formaggio cremoso e polvere di gherkin (cetrioli)

Melanzana e Lattuga
A sinistra, la melanzana con noci pecan, aceto di sidro e sale alla liquirizia, un classico di Coda. A destra, un piccolo guscio etereo di lattuga candita con formaggio cremoso e polvere di gherkin (cetrioli)

Brioche
Brioche con farina di riso nell'impasto e una consistenza piuttosto morbida. E' ripiena di un delizioso formaggio da latte vaccino Gouda (molto popolare nei Paesi Bassi), invecchiato 6 mesi e cosparsa al tavolo con un caramello di rapa

Brioche
Brioche con farina di riso nell'impasto e una consistenza piuttosto morbida. E' ripiena di un delizioso formaggio da latte vaccino Gouda (molto popolare nei Paesi Bassi), invecchiato 6 mesi e cosparsa al tavolo con un caramello di rapa

Renè Frank non è un pasticciere da laboratorio, ma un pasticciere da ristorante che si è inventato chef integrale di un’insegna che serve piatti espressi, trasferendo l’approccio rigoroso su ogni portata. Mentre spiega il concetto, ci rapisce un particolare inedito: al pass del ristorante la head chef Julia Leitner mette in fila 6 bilance di precisione. Grammature, tempi e temperature che spaccano il millimetro. Non è questo ciò che rende la pasticceria un’arte diversa dalla cucina? Non dovrebbe essere, la cucina tout court, sempre più precisione e sempre meno improvvisazione? Non dovremmo attenuare sempre più il confine tra due arti tenute a lungo e indebitamente separate?

Nel trambusto di un volume mai così alto per un due-stelle, Frank interviene con un concetto importante, molto asiatico e poco europeo: «La lezione più grande l’ho appresa dai giapponesi: l’ossessione per rifare la stessa cosa fino allo sfinimento, l’avvicinamento progressivo alla perfezione». Perfezione che non esiste ma conviene comportarsi come fosse un obiettivo reale, come il dio della scommessa Blaise Pascal: metodologicamente, c’è solo da guadagnarci. L’opposto del terrore per la ripetizione della cucina occidentale, sempre a caccia di qualcosa di nuovo, di azzeramenti e ricominciamenti infiniti.

Così, il menu degustazione di Coda è una sequenza di 15 passaggi, molti dei quali sono intrecci di ingredienti perfezionati, affinati, trasmutati nel tempo. «Il dolce e l’umami, per l’esattezza», s'illumina Frank, «i due gusti che amiamo fin dal latte materno». Di qui tutte le caramellizzazioni, le riduzioni, le concentrazioni, la moltiplicazione delle consistenze. E il dialogo sempre aperto col sapido, l’acido, l’amaro.

Pomodoro giallo
Il pomodoro è in due servizi: disidratato, alla maniera di un sorbetto e confit. I ceci sono in forma di mousse e meringa (la parte in alto, eterea). Completa del limone. E' servita accanto a un bicchierino di brandy all'albicocca, semi tostati di coriandolo e latte di mandorle fatto in casa. Complessa e chirurgica come il cibo, da Coda la compenente beverage dialoga molto bene con la parte commestibile

Pomodoro giallo
Il pomodoro è in due servizi: disidratato, alla maniera di un sorbetto e confit. I ceci sono in forma di mousse e meringa (la parte in alto, eterea). Completa del limone. E' servita accanto a un bicchierino di brandy all'albicocca, semi tostati di coriandolo e latte di mandorle fatto in casa. Complessa e chirurgica come il cibo, da Coda la compenente beverage dialoga molto bene con la parte commestibile

Raclette Waffle
Un golosissimo waffle ripieno di formaggio, da spezzare con le mani e intingere in una goccia piuttosto acida di yogurt, impreziosita dalle note pungenti di una polvere di kimchi disidratato

Raclette Waffle
Un golosissimo waffle ripieno di formaggio, da spezzare con le mani e intingere in una goccia piuttosto acida di yogurt, impreziosita dalle note pungenti di una polvere di kimchi disidratato

Nella dispensa non ci sono semilavorati industriali ma verdure, cereali, frutta secca ed erbe: grano e riso, barbabietole, melanzane e carote, noci e mandorle, qualche piccola fermentazione. E pochissimo apporto di latte e burro, carne e pesce, in un menu di “dessert” quasi-vegetariano, sempre attento a non eccedere nella somma delle calorie. Tutto questo con le forme geometriche precise della pasticceria: prevale il tondo o l’ellittico delle tarte, dei biscotti, dei sorbetti e dei gelati. Sincretismi dell’alta cucina che verrà? 


IG2024: la disobbedienza

Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.

a cura di

Identità Golose