25-11-2020
Guido Cattolica nella sua piantagione di Camellia sinensis - ossia la pianta del tè - nei dintorni di Lucca
Un tempo all’Antica Chiusa Borrini - proprietà dell’omonima famiglia nel paese di Sant’Andrea di Compito, Lucca - crescevano vigneti e frutteti. Il viale che portava alla cappella all’interno della proprietà era però fiancheggiato da piante di camelie secolari, andate distrutte durante le guerre. Ma la storia della famiglia Borrini si è incrociata spesso nel tempo con quella delle camelie. Angelo Borrini, medico oculista a metà dell’800 del duca di Lucca, Carlo Ludovico di Borbone, le coltivava nel Compitese per motivi politici, essendo quel fiore all’occhiello un simbolo dei circoli liberali e carbonari di cui faceva segretamente parte. Negli anni ‘40 del ventesimo secolo, invece, si ha notizia di alcuni avventurosi Borrini impegnati a coltivare tè in India, nella regione di Assam, per conto degli inglesi.
La pianta
I fiori
Dal fiore alla tazza, le camelie da tè lucchesi - che hanno come compagne anche 100 diversi ibridi ornamentali creati da Guido - stanno lì anno dopo anno, coperte in estate per evitare il caldo eccessivo e scoperte in inverno, quando sono pienamente a loro agio con le basse temperature.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola
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