10-05-2014
Dopo presentazioni di cuochi, sponsor e personaggi, dopo i premi di consolazione, alla finale a Stoccolma delle selezioni europee per il Bocuse d’Or 2015, lo scorso 8 maggio, è stata la volta del podio. Ecco fissato nell’obiettivo il momento in cui la squadra svedese ha capito di avere vinto. Esultano tutti, a iniziare dallo chef Tommy Myllymaki, il secondo da destra. Adesso deve tornare ad allenarsi, lo aspettano le finali a Lione il gennaio prossimo
Podio tutto scandivano al Bocuse d’Or Europa: primo il paese organizzatore, la Svezia, chef Tommy Myllymaki, quindi Danimarca (Kenneth Hansen) e Norvegia (Orjan Johannessen), agli chef gloria, applausi e un assegno, rispettivamente di 6, 9 e 12mila euro; premi di consolazione per la Francia (miglior piatto di pesce, di Nicolas Davouze), Finlandia (di carne, Matti Jamsen) e Russia (miglior commis, donna). Venti squadre in gara, 12 hanno staccato il pass per le finali di gennaio 2015 a Lione. L’Italia invece, 15 ° posto su 20 per Diego Rigotti, 29enne che si meritava ben altro attorno, farebbe bene a staccare la spina ed evitare di implorare una wild card come le ultime due volte, aggiungendo mediocrità alla mediocrità. Meglio ripensare l’intero approccio alla manifestazione. Siamo l’Italia accidenti, mica uno staterello qualsiasi. O si è in grado di fare le cose con serietà o si fa più bella figura passando la mano.
Diego Rigotti mentre disossa una coscia di maiale svedese alle selezioni europee del Bocuse d'Or a Stoccolma
Creato nel 1985, prima edizione due anni dopo, Lione la sua sede da sempre, l’evento è cresciuto nel tempo. Non siamo cresciuti noi. Mondiale gastro-sportivo, con tanto di tifosi sugli spalti con bandiere, fischietti e facce dipinte con i colori nazionali. Un tempo il faro delle selezioni nel nostro paese era Gualtiero Marchesi, poi il filo si è spezzato e le ultime partecipazioni vanno ricordate solo come monito per fare meglio in un futuro che ogni due anni (in quelli pari le qualificazioni, in quelli dispari la finalissima a gennaio) si ripropone uguale. Nulla si semina, nulla si raccoglie e tutto si ripete uguale in negativo.
La classifica: 1. Svezia, 2. Danimarca, 3. Norvegia, 4,Francia, 5. Finlandia, 6. Regno Unito, 7. Islanda, 8. Estonia, 9. Ungheria, 10. Germania, 11. Olanda, 12. Svizzera, 13. Austria, 14. Belgio, 15. Italia (per Rigotti bene il pesce, meno la carne), 16. Spagna, 17. Turchia, 18. Russia, 19. Lussemburgo, 20. Bulgaria.
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
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