31-10-2018
Da sinistra: Riccardo Felicetti, Eleonora Cozzella, Andrea Ribaldone
Con il titolo Identità di Pasta, da ormai dieci anni, al Congresso milanese di Identità Golose ospitiamo alcuni dei più ispirati interpreti di questa materia prima, per un’intera giornata realizzata con la collaborazione del Pastificio Felicetti e del suo CEO Riccardo Felicetti. Con lo stesso titolo poi, e con il medesimo compagno di strada, per i sei mesi di Expo Milano 2015, lo spazio di Identità Golose affacciato sul Decumano ha ospitato decine e decine di chef, chiamati a confrontarsi su un elemento costitutivo, essenziale, della cultura gastronomica italiana.
Come ha ricordato Eleonora Cozzella, da sempre perfetta conduttrice di tutti gli appuntamenti targati Identità di Pasta, per molto tempo l’alta cucina in Italia ha avuto quasi timore di confrontarsi con questo elemento: la pasta secca è difficile, richiede una cottura lunga e perfetta, è da molti considerata un piatto troppo “semplice”, con cui è difficile proporre quell’approccio creativo che è vita per chef che con le proprie idee propongono nuove prospettive, approcci inediti, soluzioni immaginifiche.
Nel corso di questi ultimi dieci anni però le cose sono cambiate, e molto. Identità di Pasta serve anche a questo: a proseguire quel percorso di rinnovamento e valorizzazione della pasta di qualità, a promuovere cultura e dialogo tra ciò che è tradizione e ciò che innovazione, a considerare la pasta un pezzo irrinunciabile della proposta gastronomica di un “grande” ristorante italiano.
Con questi obiettivi l’Hub di Identità Golose Milano di via Romagnosi al 3 riparte con un appuntamento mensile di Identità di Pasta, ideale prosecuzione sia della sezione del Congresso che degli incontri organizzati a Expo: non a caso l’esperienza stessa di Identità Golose Milano è figlia proprio dei mesi di Identità Expo.
Spaghetto Milano (foto OnStageStudio)
«La ricetta dello Spaghetto Milano - ha ricordato Ribaldone - nacque dalla richiesta di Paolo di ideare un piatto che fosse un tributo alla città di Expo. Così immaginai una pasta condita con una crema di risotto alla milanese, ottenuta stracuocendo il riso e frullandolo poi con gli ingredienti originali: burro, zafferano, Grana Padano. A completare, un ragù di ossobuco e un tocco di gremolada, con buccia d’arancia e limone, prezzemolo, olio extravergine d’oliva e un piccolo spicchio d’aglio».
Gli assaggi per il pubblico di Identità di Pasta
Nel frattempo sono nate in effetti delle altre ricette: le prime due, servite dal giorno dell’inaugurazione nel menu del pranzo a Identità Golose Milano, sono dedicate alla città di Genova e di Napoli, e le trovate a conclusione di questo articolo. Altre sono già state pensate e messe a punto e presto le potremo assaggiare: «Il riso frullato resta una componente di base, le cui proporzioni nella ricetta cambiano in base agli altri ingredienti. Ci sarà ad esempio lo Spaghetto Cagliari, con carciofo e pecorino sardo, o lo Spaghetto Mantova, con zucca e amaretti. Le possibilità sono davvero tante: venite a pranzo in via Romagnosi e presto le scoprirete».
Andrea Ribaldone con lo shaker che permette la mantecatura dei suoi Spaghetti
La versione "usa e getta" di Shakerami di Andrea Ribaldone
Identità di Pasta, in particolare, tornerà a metà novembre con lo chef Marco Sacco. --------------------------------------------------------------------------------------- LE RICETTE DI ANDREA RIBALDONE
Spaghetto Genova
Ingredienti per 4 persone
320 g di Spaghettone Felicetti Matt 200 g di riso stracotto e frullato (in crema morbida) 70 g di basilico fresco 30 g di pecorino grattugiato 30 g di grana padano grattugiato 20 ml di olio evo 20 g di pinoli tostati
Per il topping
80 g di fagiolini sbollentati 80 g di patate in dadolata sbollentati
Procedimento
Cuocere la pasta al dente. Saltarla (o shakerarla) con il condimento al basilico ottenuto frullando assieme tutti gli ingredienti. Aggiungere sul piatto il topping di patate e fagiolini.
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Spaghetto Napoli
320 g di Spaghettone Felicetti Matt 200 g di riso stracotto e frullato (in crema morbida) 100 g di sugo di pomodoro 50 g di grana padano grattugiato 30 ml di olio evo Origano secco a piacere
80 g di mozzarella di bufala in dadolata 80 g di pomodorini demi-dried
Cuocere la pasta al dente. Saltarla (o shakerarla) con il condimento al pomodoro ottenuto frullando assieme tutti gli ingredienti. Aggiungere sul piatto il topping di mozzarella e pomodorini.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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