26-03-2020
La Torta delle nonne, che ci propone Gianluca Fusto, si chiama così perché è dedicata a Lucia e Maria, le due nonne di Linda Massignan, sua moglie e compagna anche nel lavoro
Non si perde d'animo Gianluca Fusto, nonostante le grandi difficoltà che stiamo vivendo in queste settimane. Difficoltà che lo hanno costretto a ritardare un'inaugurazione che aspettava da diverso tempo, quella di Fusto Milano, il suo laboratorio e punto vendita, sede anche dei suoi richiestissimi corsi. «Fusto Milano è finalmente pronto - ci conferma il pasticciere - abbiamo concluso i lavori il 24 febbraio e avevamo in animo di inaugurarlo subito prima del Congresso di Identità, ai primi di marzo. Poi, chiaramente, abbiamo dovuto rinviare tutto».
Uno stop che porterà con sé delle novità, dei cambiamenti rispetto a quanto immaginato prima dell'emergenza Covid-19: «Il mio lavoro si divide su due fronti. Quello internazionale, con corsi e consulenze, che credo si fermerà per circa un anno. Il virus si sta diffondendo a livello globale e immagino che ci vorrà più o meno un anno per tornare a una situazione più serena. L'altro fronte è appunto quello italiano, milanese in particolare. Penso che ci vorrà qualche mese, ma sono fiducioso che saremo forti e sapremo uscire da questa situazione: gradualmente, passo dopo passo, ritroveremo la forza per rialzarci, per costruire una nuova Milano e una nuova Italia. Il nostro progetto è cambiato ulteriormente, Fusto Milano, appena sarà possibile, si aprirà soprattutto al grande pubblico, proponendo un nuovo concetto di Pasticceria artigiana contemporanea. Sarà anche il claim di questa nuova avventura: voglio abbandonare la pasticceria moderna, e trovare un nuovo dialogo nel mondo del dolce attraverso questo concetto».
Anche Gianluca Fusto ci regala una ricetta golosa e semplice, da provare in questi giorni di isolamento casalingo forzato. Una ricetta classica, per una Torta delle nonne interpretata con le sue idee e la sua sensibilità, e a cui Fusto è molto legato: «Ho lavorato sei anni come pasticciere al Luogo di Aimo e Nadia, con il toscanissimo Aimo Moroni. Questa torta fa parte della tradizione toscana, inoltre per realizzarla utilizzavo un ingrediente che Aimo amava tantissimo, i pinoli di San Rossore. Quindi questa ricetta è un omaggio a lui e a Nadia, con cui ho passato anni meravigliosi».
Tornando alla sua Torta della nonne, Gianluca Fusto ci regala anche tre consigli per realizzare una pasta frolla perfetta: «Primo: se si possiede un termometro, è utile portare il burro che useremo per l'impasto a 24-25°C, il cosiddetto "burro a pomata". A questa temperatura i grassi plastificano ed è più facile poi stendere la frolla. Secondo: consiglio di aggiungere la farina all'impasto in due momenti diversi; la prima parte si legherà all’acqua, la seconda parte andrà ad amalgamare l’impasto, abbassando la percentuale di glutine che si è creata. Terzo: bisogna prestare attenzione alla cottura della frolla, che deve avvenire a una temperatura di 160-165°C: così la cottura sarà omogenea, fino al cuore, senza che si crei quel famoso stratino bianco al centro. La frolla così sarà friabile, croccante, e si manterrà buona e fragrante per un tempo più lungo».
Per la Frolla alle mandorle
INGREDIENTI
200 g di burro 175 g di zucchero a velo 60 g di farina di mandorle 5 g di sale 100 g di uova 120 g di farina 00 setacciata 340 g di farina 00 setacciata
PROCEDIMENTO
Ammorbidire il burro a 25°. In una ciotola unire lo zucchero a velo e le uova, amalgamare senza creare bolle d’aria, unire la farina di mandorle e la prima quantità di farina. Terminare l’impasto con la seconda quantità di farina. Fare riposare in frigorifero coprendo con una pellicola per almeno 12h, poi stendere la pasta frolla a 2,5 mm di spessore, rivestire la tortiera o l'anello per crostata microforato alto 2 cm e riporre in frigo a riposare per quindici minuti. Cuocere in forno ventilato a 160° per 20 minuti circa, a fine cottura deve essere ben dorata.
Per la Crema pasticcera al limone
385 g di latte 190 g di panna 230 g di tuorli freschi 132 g di zucchero semolato 35 g di fecola di patate 5 g di vaniglia Polinesia in stecca 6 g di zest di limone sfusato d'Amalfi 12 g di burro
Con uno spelucchino aprire la vaniglia a metà e prelevare i semi. In una casseruola portare il latte, la panna ed le stecche di vaniglia a ebollizione, lasciare in infusione per 15 minuti. In un recipiente unire i tuorli, i semi di vaniglia e lo zucchero, far fluidificare per 10 minuti, unire la fecola di patate, mescolare il tutto con una spatola. Diluire questo composto con il latte bollente senza creare grumi. Cuocere portando a bollore. Una volta che la crema sarà cotta, unire il burro freddo precedentemente tagliato a dadini regolari e lo zest di limone. Far raffreddare il più velocemente possibile.
300 g di pinoli di San Rossore 50 g di zucchero a velo
Una volta raffreddata la Frolla, dressare con la Crema al limone. Cospargere con i pinoli e infornare a 160° per 30 minuti circa. Far raffreddare su una griglia. Poi spolverare la superficie della torta con zucchero a velo.
di
Pasticciere milanese, classe 1975, dopo un lungo trascorso nell’alta ristorazione, accanto anche ad Aimo Moroni e Gualtiero Marchesi, nel 2000 entra in Valhrona, diventando responsabile Italia dello sviluppo dell’azienda in Medioriente. Nel 2011 apre con la moglie Linda Leg, società di consulenza. Autore di 4 libri (ultimo “Mono”, sulle monoporzioni), è ambasciatore di pasticceria italiana contemporanea nel mondo
Antipasti, primi piatti, zuppe, portate vegetali, pesce e carni, ma anche la pizza, i lievitati, i dolci da credenza e irresistibili dessert per impressionare i vostri ospiti, o semplicemente per sperimentare in cucina: si può fare con le migliori Ricette d’autore