L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando ogni settore, e la cucina non fa eccezione. Se fino a qualche anno fa l’idea di un’intelligenza artificiale dietro ai fornelli poteva sembrare fantascienza, oggi è realtà concreta e affascinante. Un esempio recente è il progetto che vede protagonisti gli chef Carlo Cracco e Luca Sacchi insieme all’ex ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, oggi direttrice del Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Big Data dell’Università di Torino, la professoressa Paola Pisano, con la creazione di AI-Gusto, un’intelligenza artificiale sviluppata per supportare gli chef nella loro quotidianità.
Durante il Congresso di Identità Milano 2025 – Identità future, 20 anni di nuove idee in cucina, Carlo Cracco ha presentato questo progetto con un approccio innovativo e coinvolgente. Nessun piatto preparato, nessun fornello acceso, ma una conversazione diretta con AI-Gusto, un’intelligenza artificiale addestrata sulle ricette dello chef. L’obiettivo non è sostituire il cuoco, ma fornirgli un supporto concreto, un nuovo strumento per affrontare le sfide del mestiere.
Se inizialmente si potrebbe pensare che a un'età maggiore possa corrispondere un alto livello di diffidenza rispetto a questo tipo di innovazione, Cracco ha invece dimostrato grande apertura. Al contrario, Luca Sacchi ha ammesso che all’inizio è stato lui ad essere più titubante, salvo poi decidere di “indossare queste nuove scarpe insieme a Carlo” per iniziare questo percorso, riconoscendo il potenziale dell’AI come strumento utile e personalizzabile.

Team Cracco e team Laboratorio di Intelligenza Artificiale e Big Data dell’Università di Torino
Il vivo dell’intervento non ha tardato ad arrivare perché l’intelligenza artificiale è stata interrogata direttamente sul palco: “Sai cucinare?” ha chiesto Cracco. La risposta è stata un deciso sì, ma con una precisazione fondamentale: AI-Gusto non ha mani, né fornelli, e soprattutto non vuole sostituire lo chef. È un copilota, un assistente in grado di rispondere a domande, suggerire soluzioni, adattare ricette alle esigenze alimentari e migliorare la gestione delle risorse.
Ad esempio, alla domanda “Sai fare la pasta alla bolognese?”, il sistema ha immediatamente fornito la ricetta tradizionale, ma ha anche dimostrato di poterla modificare sulla base di esigenze particolari, rendendola vegetariana o suggerendo correzioni in caso di errori. Questo lo rende un potente strumento divulgativo e didattico, più dinamico di un libro di cucina e in grado di rispondere in tempo reale.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mondo della ristorazione apre scenari interessanti. Potrebbe nascere una nuova figura professionale, l’AI Manager, incaricato di gestire e ottimizzare il sistema all’interno del ristorante. Luca Sacchi non esclude questa possibilità, sottolineando come un’intelligenza artificiale ben calibrata potrebbe aiutare nell’analisi dei costi, nella gestione delle materie prime e nell’ottimizzazione del lavoro in cucina. L’idea di un assistente digitale in cucina non è più un concetto astratto, ma una realtà che può portare benefici tangibili. AI-Gusto non rimpiazzerà lo chef, ma sarà un benchmark di controllo, un dinamico confronto affidabile e pronto a migliorare l’efficienza senza sostituirsi come parte creativa.
La collaborazione tra Carlo Cracco e Paola Pisano è nata grazie a un incontro alla scuola Maestro Martino di Villa Terzaghi a Robecco sul Naviglio (Milano), l’accademia culinaria fondata da Cracco e dedicata alla valorizzazione della cucina italiana e alla formazione di giovani talenti. Il messaggio è chiaro: l’innovazione non è una minaccia, ma un’opportunità. Gli chef di oggi e di domani hanno bisogno di strumenti al passo con i tempi, e l’intelligenza artificiale può essere uno di questi.
Siamo solo all’inizio di questa rivoluzione tecnologica in cucina, ma una cosa è certa: gli strumenti del futuro saranno sempre più intelligenti, e chi saprà integrarli nel proprio lavoro avrà un vantaggio competitivo decisivo. Perché, alla fine, la cucina è un’arte, e ogni artista ha bisogno dei migliori strumenti per esprimere la propria creatività.