Giuseppe Ammendola
Spaghetto alla carbonara in dialogo dolce-salatodi Andrea Berton
Hôtellerie Sicilia, al via la nuova stagione di Rocco Forte Hotels
Il celeberrimo Raviolo Aperto di Gualtiero Marchesi, anno di creazione il 1982
Quaranta piatti che in Italia hanno fatto la rivoluzione e la storia. E se quaranta vi sembrano tanti buon per voi. Noi della redazione di Identità Web abbiamo passato una settimana abbondante a proporre, scegliere, bocciare, sostituire, recuperare, scartare di nuovo, il tutto seguendo un’unica regola: uno chef, una ricetta. E nonostante questo, quaranta sono davvero pochi in un Paese buono e mentalmente brillante come il nostro, pur se in cucina trionfa più la tradizione della novità, centinaia di consuetudini locali, anche regionali, più difficilmente nazionali. Più si allarga il campo, più i dettagli sfumano.
La Margherita gastronomica di Simone Padoan
La Cassata siciliana di Corrado Assenza
Piccione cotto in crosta, con fagioli cannellini all’uccelletto e salsa di fegatini, Annie Feolde e Riccardo Monco Marchesi rappresenta un caso quasi unico, perché la sua rivoluzione, legata al locale in Bonvesin de la Riva a Milano, inizia all’età di 48 anni, fine anni Ottanta, lui nato nel 1930. E’ in pratica l’eccezione che conferma la regola che vuole i cuochi creativi esprimere in pieno il loro genio creativo tra i trenta e i trentacinque anni, qualche anno prima, qualche dopo. Rischiano, come in fondo è ovvio che sia, e dentro di loro già sanno che se avranno successo, sempre più successo, inizieranno a gestirlo rischiando sempre meno. Succede in tanti campi della vita. Da ventenni si è facilmente incoscienti, alla lunga sempre più calcolatori.
Piccione cotto in crosta, con fagioli cannellini all’uccelletto e salsa di fegatini, Annie Feolde e Riccardo Monco
I Susci italiani di Moreno Cedroni
Le Alici nel paese delle meraviglie di Philippe Léveillé
Il Cyber egg di Davide Scabin
Cacio e pepe in vescica di Riccardo Camanini
Spaghetti affumicati alle vongole con pomodorini pendolini grigliati di Mauro Uliassi cinghiale in brodo di prugne, Antonia Klugmann; Volevo essere fritto, Ciccio Sultano; Spaghetti affumicati alle vongole con pomodorini pendolini grigliati, Mauro Uliassi; Minestra maritata, Gennaro Esposito; Risotto alle rape rosse e salsa di gorgonzola, Enrico Bartolini; Linguine di Gragnano, calamaretti spillo e salsa al pane di Fobello, Antonino Cannavacciuolo; Cacio e 7 pepi alla brace, Errico Recanati; Fagottelli di carbonara, Heinz Beck; Wafer al sesamo con tartare di branzino, caprino e liquirizia, Giancarlo Perbellini; Panduovo, Andrea Tortora; La mia cassata, Corrado Assenza.
Spaghetti affumicati alle vongole con pomodorini pendolini grigliati di Mauro Uliassi
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. twitter @oloapmarchi