08-08-2024
Marco De Benedictis, 29 anni e originario di Bari, è l'executive chef dell'Ama Stay
Le storie belle bisogna andarsele a cercare e a volte ti vengono incontro. Così a San Vigilio di Marebbe, piccolo grande gioiello dolomitico all'inizio della Val Badia, porta di accesso ai Parchi naturali di Fanes-Senes-Braies e ai piedi di Plan de Corones, abbiamo fatto tappa in un 4 stelle che ha rivoluzionato il concetto di ospitalità, sorretto da una ristorazione aperta agli esterni con 80 coperti e diventata alleata fondamentale in questa “visionaria” avventura. Ama Stay sin dal nome ti indica i due concetti alla base di tutto: amare e restare, ovvero qui stai talmente bene che può essere casa per il tuo smart working.
Una panoramica del 4 stelle Ama Stay a San Vigilio di Marebbe che ha rivoluzionato il concetto di ospitalità aprendolo allo smart working e a punto di appoggio per team building e coworking delle aziende
Una veduta di San Vigilio di Marebbe a 1.200 metri in Val Badia
L'ampia sala ristorante aperta anche agli esterni e capace di 80 coperti
Bottoni di pera secca, formaggio CaRuBlù, melanzana arrostita, ribes rosso, noci
Riso Acquerello all'essenza di cerfoglio, rapa rossa, battuta di gambero rosso di Mazara, caprino, fichi, nocciole salate
Lo chef Marco De Benedictis al lavoro con il sous chef filippino Robert Sotto
Filetto di vitello bio, pesto alle erbette dell'orto, purè di ceci, fagiolini, radici di terra
Lasagnetta sfoglia di pasta fresca con funghi porcini, speck e scaglie di tartufo nero
Una delle "sostenibili" camere dell'Ama Stay corredate di ampie e luminose vetrate
Ad aiutarlo c'è il filippino Robert Sotto che Marco non definisce sous chef ma «persona di fiducia perché in cucina voglio che le responsabilità siano di tutti. Ho scelto una squadra alle prime esperienze (età media 23 anni, ndr) perché mi piace il ruolo di formatore, il mio orgoglio è aiutarli a costruire il sogno di un futuro. Agli antipasti ho appena assunto una ragazza americana di 23 anni, respinta da altri posti perché alla prima esperienza. Non solo: ho un pasticciere che prima faceva il lavapiatti e prima ancora puliva le camere. Sapevo che aveva la passione per la pasticceria, quando si è liberato un posto gli ho fatto una formazione specifica e oggi è un portento. Non possiamo lamentare la carenza di personale se non diamo la possibilità ai ragazzi d'imparare il mestiere». E aggiunge: «Io stesso ho ancora molto da imparare senza l'ambizione di puntare alla stella. La mia soddisfazione è arrivare al cuore delle persone e sentirmi dire che le ho fatte stare bene a tavola. Il miraggio della stella spesso ti obbliga a cercare la perfezione ma a scapito dell'amore per ciò che cucini». Un compromesso a cui De Benedectis ha detto no da subito, puntando su una cucina dove radici, memoria e natura diventano territorio fertile di creatività.
E i dolci ne sono il sigillo con Explosion, una cheesecake con fichi, croccante alle noci e arancia più un sorbetto al cacao e datteri che vince su tutti. Quando chiedo a Marco se ha un sogno nel cassetto, risponde con semplicità: «Vorrei essere ricordato e amato per quello che ho fatto per gli altri. Un giorno mi piacerebbe tornare nella mia Puglia per gestire 2, 3 o 4 cucine... Sì, vorrei che la filosofia dell'Ama Stay diventasse un marchio da espandere per formare una grande comunità legata al benessere del cibo. Ma ogni cosa a suo tempo, non voglio correre. Chi corre si schianta».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo
Il fascinoso edificio antico che ospita Ansitz Steinbock, hotel di charme e ristorante gourmet in quel di Villandro, in Valle Isarco, Sud Tirolo. Foto di Alex Filz
Simone Cantafio al tavolo. Lo chef, da due anni a La Stüa de Michil dell'hotel La Perla di Corvara, in Val Badia, dal 7 dicembre inaugura un'altra insegna, nella stessa struttura: Incö, un unico tavolo conviviale con un menu del giorno basato sulle eccellenze di prodotto irripetibili che non possono avere fornitura costante, ma rappresentano piccoli gioielli