Chi ama lo sci e la montagna non può prescindere da Madonna di Campiglio, tra Pinzolo e Dimaro, Val Rendena e Val di Sole, Adamello e Brenta, mille trentini residenti e molti, molti più turisti attratti della maestosità delle sue Dolimiti. Raccolta, la cammini in poco tempo da un capo all’altro grazie anche al tunnel, costruito una quindicina di anni, che ha liberato il paese dal traffico, compreso quello pesante. Quando vennero decisi i lavori, protestarono i bottegai del centro timorosi di perdere dei clienti. Un classico. Oggi non tornerebbe indietro nessuno e una Cortina d’Ampezzo dovrebbe prendere esempio da Campiglio per liberarsi da auto e tir e finirla con il centro trasformato in una camera a gas.
Campiglio è sport all’aria aperta, il fiore all'occhiello è lo slalom di coppa del mondo della 3tre, e con un minimo di attenzione un buon punto per scorrerie golose. Ma prima di pensare al buon cibo, bisogna rispondere a un’altra domanda: dove dormire? Quattro suggerimenti a iniziare da un ricordo fresco e piacevolissimo, il DV Chalet dove la sigla sta per Dolce Vita, Dolomieu il nome del ristorante, chef Enrico Croatti. Li trovate, arrivando da Pinzolo, in basso prima del laghetto. All’estremità opposta, in direzione Passo Campo Carlo Magno, merita l’hotel Bertelli, più di montagna nella struttura e, come il DV Chalet, forte di un ristorante stellato, il Gallo Cedrone, chef Vinicio Tenni. Tra i due, più centrali, ecco lo Chalet Laura e il nuovo garnì Caminetto.

E ora a tavola. A Campiglio non si può prescindere dalle due insegne stellate che, attenti, aprono solo la sera. Di giorno sport, anche se i due hotel hanno i loro bistrot per gustose pause pranzo piuttosto che cene meno impegnative. Di giorno si pranza sempre, mentre la sera si cena solo giovedì e sabato, allo
Chalet Fiat, rifugio oltre i duemila metro dello Spianale; ci si arriva in funivia. Bella atmosfera e bel panorama, self service ma anche una saletta per desinare alla carta. Più raccolta, sopra Campo Carlo Magno, la
Cascina Zeledria, inverno d’obbligo sci o gatto delle nevi. Trionfi della tradizione trentina, con la simpatica opzione di cucinare sulla pietra ollare, rovente, direttamente a tavola quanto gradito.
Se gradite i gusti della memoria, allora merita anche l’Antica Osteria a Ossana in Val di Sole, più metri sul livello del mare, 970, che abitanti, 852. In Val Rendena invece non tramonta mai il sole sul Mildas, nel comune di Giustino, attaccato a Pinzolo tanto da non capire perché in pochi chilometri vi siano 4 comuni e non uno solo. Per capirci, Pinzolo 3120 anime, Carisolo 981, Giustino 719 e Massimeno appena 108, l’amministrazione meno abitata dell’intero Trentino-Alto Adige. Si va al Mildas per le lumache e uno straordinario stinco di maiale alla birra che, attenti, va prenotato chiamando lo 0465.502104.

Da diversi anni lo slalom di coppa del mondo della 3Tre sul Canalone Miramonti viene corso in notturna, quest'anno il 22 dicembre. Tra una manche e l'altra, ecco Paolo Marchi e Stefano Vegliani, inviato di Mediaset che da sempre segue gli sport della neve, a cena al Gallo Cedrone.
Per l’ultimo suggerimento bisogna percorrere un altro pugno di chilometri in direzione Tione, perfetta sosta golosa quando uno è in viaggio per raggiungere Campiglio. A Spiazzo ecco il
Mezzosoldo della famiglia
Lorenzi. Di generazione in generazione, dal 1897, siamo giunti al patron
Rino in sala e cantina, con
Vanessa Guerrero da cinque anni in cucina.
Telegrafico: l’intramontabile Suisse e il più recente Caffè Pasquini, voluto da due fratelli nel 1996 che vantano la loro insegna madre a Senigallia nelle Marche, sono i riferimenti in piana Campiglio a livello bar-pasticceria. In basso, a Carisolo, ecco invece la Bottega del goloso, +39.0465.500237. Ballardini, due botteghe in Campiglio, è la certezza per salumi e formaggi, nonché vino. E ancora formaggi e latticini bio alla Fattoria Rendena - La Trisa a Giustino, formaggi pure all’agriturismo Maso Pan a Caderzone Terme dove vengono allevati capi bovini di Razza Rendena per la produzione di carne. Ma segnarsi anche i salumi della Fratelli Corrà a Smarano in Val di Non, fuori mano ma se non ora domani. Tra l’altro Smarano, boschi, pascoli e poche centinaia di abitanti, dopo le nevicate del 2008/09 ha visto il suo centro storico passare da quota 998 a 1011 slm per l’innalzamento della falda acquifera. Tredici metri, non centimetri.

La vetrinetta della macelleria Ballardini a Tione nella quale le costate vengono frollate per 60 giorni grazie anche a placche di sale fissate sulle pareti
Parrà strano, soprattutto a chi alloggia in albergo, ma a Pinzolo merita l’ortofrutta
Fedrizzi, magari sulla via del ritorno in città. Solo prodotto italiano, solo di prima categoria con un applauso per le patate di montagna. Lo stesso livello alto alto a Tione alla macelleria dei fratelli
Ballardini, solo omonini dei colleghi campigliesi. I capi sono allevati a Zuclo, mini comune in quota, e le bistecche top, a parte le frollature canoniche dei vari tagli, vengono frollate per 60 giorni in vetrine refrigerate con le pareti interne rivestite di lastre di sale di Cervia. Qui fanno la spesa che chef stellati con
Enrico Croatti e
Alfio Ghezzi. Potrebbero rivolgersi altrove, i mezzi non difettano loro, se scelgono i
Ballardini un serio motivo ci sarà. Un consiglio? Fettine di carne salata per la vostra prima colazione.