17-03-2019
Adriano Baldassarre, chef e patron di Tordomatto, a Roma. Ha da poco aperto anche, sempre nella capitale, la Trattoria popolare dell'Avvolgibile. Sarà sul palco del Congresso Identità Golose domenica 24 marzo alle 16:40, con una lezione a Identità di Pasta (in collaborazione con Pastificio Felicetti) intitolata In-Fusione di Pasta (foto di Lido Vannucchi)
Se oggi leggete le biografie degli chef, si assomigliano un po’ tutte o perlomeno hanno moltissimi punti in comune: la tradizione, il duro lavoro, la gavetta e ovviamente le origini contadine. Difficilmente troviamo il ricco nobile e annoiato che decide di diventare chef come atto di ribellione verso la famiglia, ma forse è giusto così.
E’ giusto infatti che siano le esperienze e la vita a delineare il percorso e l’identità di uno chef, e la storia di Adriano Baldassarre non è certo da meno per quello che oggi è a tutti gli effetti, uno tra i migliori interpreti e autori della ‘rinascita’ (si può dire?) della cucina romana ad ampio respiro.
Classe 1977, Baldassarre vive e cresce a Roma e in Abruzzo dai nonni contadini da cui, nemmeno a dirlo, prende ed eredita l’amore per il prodotto semplice e per la ricetta tradizionale. Nella capitale, si iscrive e frequenta l’allora notissimo Istituto alberghiero di Tor Carbone (sempre a Roma), quello di una volta, quello che ti formava culturalmente e che era uno dei pilastri della ristorazione romana, non ha caso Adriano era in classe con Gabriele Bonci.
Ma il ragazzo non sta certo con le mani in mano ed è ancora una volta la voglia di cucinare e di sapere che lo porta direttamente da Antonello Colonna a Labico, nel cuore della cucina romana. Ma è proprio Giorgio Locatelli che lo richiama nella capitale inglese per l’apertura della Locanda. Lo vuole con sé. L’esperienza dura quasi un anno, prima di capire, forse definitivamente che non voleva vivere a Londra per tutta la vita e torna di nuovo a Roma, nuovamente da Colonna.
La sala di Tordomatto
Ma Baldassarre è uno chef giustamente irrequieto e curioso di nuove avventure: chiude il Tordomatto, e dopo una collaborazione con Heinz Beck, vola in India per due anni al ristorante Vetro dell’hotel Oberoi di Mumbai. Il ritorno a Roma e l’apertura del nuovo Tordomatto a Roma, con tanto di stella quasi istantanea per la qualità e il modo di raccontare Roma moderna e tradizionale a tavola, sono storia recente.
Un dettaglio della sala della Trattoria popolare dell'Avvolgibile
di
classe 1971, nasce grafico, disegnatore e curioso. Apre il suo blog bloggokin.it nel 2005 quando non era ancora una moda, da allora si occupa e scrive di creatività e di tutto quello che gli gira intorno, cibo e ristorazione compresi. Nel 2016 lancia tutto da solo, la campagna #AMAtriciana per aiutare la popolazione del centro italia colpita dal terremoto e coinvolge tutto il mondo. Il suo motto: giro, vedo gente, mangio cose