13-03-2018
Il dibattito a Identità Milano 2018: da sinistra Andrea Grignaffini, Andrea Sinigaglia, Dominga Cotarella, il moderatore Federico De Cesare Viola, Antonello Maiella, Matteo Zappile ed Hervé Fleury (foto Brambilla-Serrani)
E’ vero: l’importanza della sala, con la esse maiuscola, nel presentare, avvicinare, descrivere, accompagnare, suggerire, rispondere, correggere, salutare e commentare un ristorante e i suoi piatti al cliente e in cucina è assolutamente fondamentale.
Ma dove si impara a fare questo? Chi ce lo insegna? Molti diranno ancora una volta che “l’esperienza” ce lo insegna. Per tantissimi anni nel nostro Paese è stato così. Ma finalmente, anche in Italia si può impararlo a scuola. E finalmente in Italia si insegna quella che è diventata una “professione”, non solo un lavoro. L’esperienza è fondamentale per “sbagliare una volta e non più“, come diceva mia nonna. Ma alla base, ora esistono anche in Italia istituzioni e scuole dove si apprende la teoria di tutto questo, ed accompagnano alla pratica. Per formare professionisti veri.
L'intervento di Hervé Fleury
Andrea Grignaffini
Parla Andrea Sinigaglia
Dominga Cotarella
Microfono ad Antonello Maietta; alla sua sinistra Matteo Zappile, segretario generale di Noi di Sala
Fleury con Antonio Santini
I relatori insieme a Matteo Lunelli, al centro
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
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Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico