«Dici Etna, dici tutto». Quella di Diego Cusumano è una dichiarazione d’amore alla sua terra. Una terra antica e in parte ancora sconosciuta, da ritrovare, che si apre al mondo attraverso il suo vino. Welcome back: bentornati a ciò che già c’era, a un passato che profuma di vigna e sacrifici e che si versa con naturalezza nel futuro.
Il contrasto apparente di questo messaggio nel video di lancio dell’Alta Mora Feudo di Mezzo Etna Rosso D.O.C. 2014 sfocia in armonia durante la cena nello spazio di The Loft: sopra Microsoft - dunque il regno della tecnologia - si parla di terra, uva, opportunità che si stanno aprendo sotto forma di speranze e lavoro.
Grazie anche a quel vulcano. Il video conduce dritto a questo Nerello Mascalese in purezza prodotto in un numero limitato di sole 5mila bottiglie. Tempo, radici, memoria i termini scanditi in inglese per descrivere il pregiato vino che nasce in contrada Feudo di Mezzo appunto. Determinato ed elegante, frutto della natura e dell’artigianalità: quest’ultima riporta a quegli ottantenni che hanno restaurato con maestria i muretti, incantando lo stesso Cusumano.

Realizzata con i materiali naturali del luogo quali la lava e il coccio pesto, la nuova cantina di Alta Mora si integra perfettamente con la natura del territorio
E mentre gli occhi si posano sullo skyline di Milano che si accende, continua il viaggio nella Sicilia del bicchiere, accompagnato da piatti come i
Tagliolini di pasta fresca ai frutti di mare e bisque di crostacei, o il
Tonno obeso in crosta di parmigiano, arrivando naturalmente alla
Cassata con crema al pistacchio.
In ciascuna delle sedici etichette che fanno parte della storia di quest’azienda – si rivendica – c’è un pezzo di terra e storia siciliane. Ci hanno creduto fin dall’inizio i giovani fratelli
Alberto e
Diego, con il contributo dell’enologo
Mario Ronco, fin dal 2001 quando lanciarono il loro progetto imprenditoriale.
Oggi c’è il bello di un’azienda che si affida a video emozionali appunto per le campagne social, fondamentali per dialogare con un mondo sempre più interessato a quanto avviene in questi luoghi meravigliosi. Ma che nel portare i propri vini sulle tavole di tutto il pianeta, vuole fare anche e soprattutto sistema.
Perché è bello dare il meglio e ottenere successo, ma se è condiviso, se è uno spicchio importante di un bene più grande riconosciuto a un’isola bramosa di riscatto, meglio ancora. Non a caso, le tenute sono in zone diverse della regione.

La bella vista dallo spazio The Loft
Bisogna rendere omaggio a una terra così, insiste
Diego Cusumano illuminandosi, e a un vulcano che offre caratteristiche uniche. Intanto si fa scoprire, oltre che nel video, nel bicchiere questo
Feudo di Mezzo Etna Rosso: 5.685 bottiglie dell’annata 2014, prodotte a Castiglione di Sicilia.
Vigneti di ottant’anni, una vendemmia manuale che avviene la seconda decade di ottobre e poi la raccolta in cassette, diraspatura e pressatura soffice, quindi la macerazione a 28°C tra i 18 e i 21 giorni. Ed ecco la malolattica in legno, seguita dall’affinamento in botti grandi. Con la gratitudine e lo stupore di fronte ai doni dell’isola. E una riflessione finale su cosa significa nicchia: « Rispettare le regole del gioco .