01-09-2016
Tomas Gil nei suoi vigneti ad Almendralejo, in Extremadura, regione di Spagna al confine col Portogallo. Nasce qui Oh My God!, fortunato blend di Tempranillo e Cabernet Sauvignon. Il nome si deve all'esclamazione degli americani che l'hanno assaggiato. Tra loro, un certo Robert Parker. Informazioni info@hispania-gourmet.com
Siamo in Extremadura ad Almendralejo, un piccolo villaggio a 25 chilometri da Merida. È una regione non vocata alla viticoltura come le più note Rioja, Priorat o Ribera del Duero. La Spagna è una nazione con una grande massa di terra e con un passato in cui la gamma di vini è rimasta piuttosto limitata. Ma nell’ultimo ventennio la tendenza sta cambiando, con la nascita di nuove scoppiettanti bodegas, veicoli di idee innovative, al passo con i tempi. Un buon esempio lo detta Tomas Gil, anima pulsante di un progetto in cui il vino è in realtà un elemento di contorno, una vera operazione di marketing. Certo, il bisnonno era proprietario di piccoli appezzamenti di terra tra cui un vigneto che, in seguito, il nonno iniziò a lavorare producendo vini e distillando vinacce. Un inizio sofferto per inesperienza, interrotta tuttavia da un’intuizione geniale: aumentare la superficie vitata prendendo in affitto tutti i migliori terreni della zona di piccoli contadini (impossibilitati a evolvere con mezzi propri) e iniziare un vero e proprio commercio di vini sfusi.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione