21-01-2015

Comunicare un evento sul cibo

Cinque utili consigli dispensati da Montemurro, tra i docenti del corso di Food Event Manager

Nausica Montemurro, consulente strategico e ceo di

Nausica Montemurro, consulente strategico e ceo di Fractals, società di trend forecasting e comunicazione integrata, è tra i docenti del primo corso per Food Event Manager, lanciato da Identità Golose in collaborazione con ConviviumLab - Arte del Convivio. Otto lezioni per 4 fine settimana, a partire dal 28 febbraio 2015. Per saperne di più, clicca qui

Ospitiamo da oggi i contributi di alcuni docenti che insegneranno al corso per Food Event Managerorganizzato da Identità Golose in collaborazione con ConvivumLab - Arte del Convivio. 

Abbiamo imparato a comunicare il cibo rapidamente grazie ai nuovi media. Questi hanno sdoganato il sapere unilaterale dei cuochi e degli esperti di settore per renderci tutti un po’ critici, gastronomi o blogger. Ma per comunicare bene occorre una conoscenza completa del settore; non basta scrivere #foodporn sui social o giocare a fare i #foodie. Per comunicare un evento sul cibo non dobbiamo per forza essere gourmet o sommelier: a parlare di cibo è meglio che siano gli addetti ai lavori, che sanno lasciare tutti “a bocca aperta”. Ai più basterà invece l’applicazione di 5 utili step, una conoscenza di base degli strumenti a disposizione e tanta pratica, che include il saper scegliere i giusti ingredienti, misurare, creare, persino sbagliare e ricominciare da capo, proprio come accade in cucina. Vediamoli.

1. Obiettivi: inizia dalla fine
Non c’è inizio senza fine, afferma Lao Tze. Pertanto, prima ancora di iniziare a comunicare un evento, immagina come vuoi sentirti al momento della sua fine, rispondendo alla domanda «Dove voglio arrivare?». Ricava da qui degli obiettivi smart, ovvero specifici, misurabili, accessibili, realistici e time-limited. Lascia a casa l’ego e l’autoaffermazione: devi realisticamente pensare a quanto puoi raggiungere tenendo d’occhio il portafogli e le persone a cui pensi di affidarti (non puoi fare tutto da solo!).

2. Risorse: scegli bene i tuoi ingredienti
“Social” non vuol dire informale, il che significa che non può aiutarti il figlio del vicino o tua nipote solo perché «smanettano in rete». Quello che ti serve sono persone affidabili e pensanti, con buone competenze di comunicazione e una grande attitudine al lavoro di squadra. Le persone sono i tuoi “ingredienti speciali”: dovranno ideare, combinare o consegnare correttamente i contenuti per te, ergo possono aggiungere sapore e colore a quello che hai in mente e dovranno farlo in modo prevedibile e misurabile. Scegli bene la tua squadra, e sarai a metà del successo.

Sede delle lezioni del corso per Food Event Manager, le postazioni ad alto tasso tecnologico del ConviviumLab - Arte del Convivio di corso Magenta 46 a Milano

Sede delle lezioni del corso per Food Event Manager, le postazioni ad alto tasso tecnologico del ConviviumLab - Arte del Convivio di corso Magenta 46 a Milano

3. Media mix: soddisfa i tuoi commensali, non il mondo intero
Una volta che sai a chi stai parlando, chi ti darà una mano e con quali risultati attesi, puoi pensare al delivery, alla “consegna”, scegliendo i canali più giusti per veicolare i tuoi contenuti. Una buona pratica è immaginare il panorama digitale (e offline) sotto forma di strumenti di cucina: possiamo frullare, grigliare o cuocere in forno gli stessi ingredienti (o contenuti) per realizzare una quantità infinita di piatti diversi, per diversi palati. Non partire quindi dall’aprire tutti i canali possibili col rischio di dover gestire scatole vuote. Ottimizza la tua scelta avendo bene in mente i palati delle persone che vuoi raggiungere, e la lista dei canali social davvero utili a tale scopo si accorcerà enormemente.

4. Piano strategico di comunicazione: scrivi la ricetta del tuo successo
L’ultima cosa da fare è organizzare in maniera ordinata l’esecuzione della strategia, che è un po’ come scrivere una ricetta. Organizza i tuoi ingredienti (risorse umane e capitale) in singole operazioni, stabilendo la durata e la frequenza di ognuna, tenendo sempre presente che ogni azione concorrerà al raggiungimento del risultato finale. Non ti resta che dare il via alla preparazione.

5. Misurazioni: non bruciare in forno la tua strategia
Rispetto alla prova dello stecchino, i nuovi media offrono infinite possibilità di misurazione, più che al dettaglio: potrai sapere in ogni momento chi ti visita e ti condivide, da dove arriva, in che minuto del giorno e per quanto tempo, se è maschio o femmina e così via. Ritorna ogni volta che puoi ai tuoi obiettivi e valuta in base a essi l’andamento della tua strategia. Ti renderai conto all’istante se è il caso di abbassare la fiamma o velocizzare la cottura.


Primo piano

Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Nausica Montemurro

consulente strategico e ceo di Fractals, società che applica la ricerca e la previsione di tendenze per strategie di marketing e comunicazione fortemente orientate al futuro

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