21-08-2014

I vini di Chicago: Centro Italia

Continua la nostra carrellata sui produttori dell'Italian Food and Wine Festival di ottobre

Da martedì 14 a giovedì 16 ottobre, Eataly Chica

Da martedì 14 a giovedì 16 ottobre, Eataly Chicago ospita la prima edizione dell’Italian Food and Wine Festival. Mercoledì 15 la parte del leone la faranno 30 cantine selezionate dal Merano Wine Festival. Oggi, il secondo di 3 focus sulle cantine del Centro Italia italia presenti

Il 15 ottobre a Chicago, nello store di Eataly si potranno degustare ottime referenze toscane a partire dai vini dell’azienda Baracchi di Cortona, una singolare realtà aretina nel cuore della Valdichiana, con cantina e splendido resort. Vini rossi presenti a Chicago: Smeriglio Cortona Doc nella versione 100% Syrah e 100% Sangiovese, un ottimo dosaggio del legno per vini equilibrati e immediati. Più internazionale il blend Syrah/Cabernet, con un equo 50% a vitigno, anima del Toscana Igt 2011 Ardito. Imperdibile l’assaggio della raffinata bollicina metodo Classico Millesimato Brut con una base di uve Trebbiano, 100% per una vinificazione in acciaio.

Le vigne di Petra in val di Cornia, Toscana

Le vigne di Petra in val di Cornia, Toscana

Ben diversa è la scelta di Petra: la cantina maremamana intende celebrare Merlot e Sangiovese, in purezza, con le etichette Quercegobbe 2009 e Alto 2010, vini rossi di grande struttura, con legni ben dosati proprio come nel Petra Toscana IGt, un blend di Cabernet 70% e per la parte rimanente Merlot. Una regione espressa con vini ricchi di frutti rossi e speziature, tannini fini e setosi. Anche i Brunelli di Montalcino saranno presenti con Banfi, cantina storica produttrice di vini che si raccontano da un continente all’altro con un comune denominatore: tipicità ed eleganza. Ci sarà con Poggio alle Mura ma anche un Pinot grigio Toscana e un Brachetto d’Acqui aromatico della tenuta piemontese.

Il Brunello e il Rosso di Montalcino di Mastrojanni si distinguono invece per il temperamento tannico, con rossi di spiccato rigore mentre è più frutto il Vigne Loreto 2010. Interessante l’azienda del gruppo Vino Libero Certosa di Bel Riguardo con Inno 2011, 100% Sangiovese, affinato con legno e cemento per un vino immediato e raffinato. L’Emilia Romagna è presente con la cantina Oro di Diamanti: racconterà nei calici il Pignoletto Dulcedine nella versione ferma e il Gaudium in quella spumante mentre Il Pollenza di Tolentino, entroterra marchigiano, presenterà i suoi vini di taglio più internazionale e il filone degli autoctoni, esplorando i tagli bordolesi di alto livello per carattere e struttura.

Il paesaggio abruzzese attorno alle vigne di Ciccio Zaccagnini

Il paesaggio abruzzese attorno alle vigne di Ciccio Zaccagnini

Stessa filosofia per le selezioni di Ciccio Zaccagnini, in Abruzzo e i suoi Montepulciano. Piacevoli outsider un passito, Clematis, che è un’esplosione di frutta rossa e note di caffe. Stessa regione per Cantine Tollo e l’Aldiano Passerina Abruzzo 2013 per un’interpretazione convincente di questa cantina cooperativa di 1200 soci per 3500 ettari di vigneti. L’Umbria e la famiglia Lungarotti sono senza dubbio l’emblema del Sagrantino di Montefalco anche se il Rosso Torgiano nelle versioni Rubesco Vigna Monticchio e il Rosso Torgiano Doc offrono vini strutturati dai tannini decisi.

Invece i vini della cantina Falesco dei fratelli Cotarella surfano tra l’Umbria e il Lazio con il Vitiano e Montiano dove Merlot e Cabernet/Sangiovese esprimono al meglio l’impronta modernista. In terre laziali non dimentichiamo Omina Romana, che sfodera un insolto assaggio di Viognier 100%, vitigno a bacca bianca originario della valle del Rodano settentrionale, vino corposo e fresco, da provare. Stesso invito all’assaggio per i vini di Casale del Giglio che con il Lazio Bianco Igt a base 30% Petit Manseng, 30% Greco, 30% Fiano e 10% Viognier si distingue per un prodotto robusto e allo stesso tempo molto raffinato, paradossale ma è reale.

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a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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