05-06-2013
(foto Huffington Post)
Lo confesso, ho un problema. Non riesco quasi più a mangiare senza prima aver fotografato quel che c'è nel piatto, e spesso condiviso all'istante su Facebook, Twitter o Foodspotting. E dev'essere un problema comune a molti, a giudicare dalle foto che dilagano sui social. Proviamo allora a fare un po' di (auto)analisi. Perché lo facciamo? Per quanto mi riguarda, fotografo il cibo soprattutto per lavoro: avendo una pessima memoria funziona da taccuino visivo, e mi è ormai chiaro che per raccontare un ristorante o un piatto, molto spesso funzionano più una bella foto e un brevissimo commento che un articolo. Poi naturalmente c'è anche un po' di esibizionismo, della serie «guardate quante belle cose mangio».
Dopo aver indagato su giornalismo, musica, Tv e start up, il tema prescelto per maggio – sottotitolo “A tavola (non) si twitta!” - è stato appunto il cibo. In collaborazione con Gnammo (sito che aiuta a organizzare cene ed eventi a casa propria) 8 città - Lecce, Corato, Messina, Roma, Bologna, Genova, Milano e Parma - hanno ospitato in contemporanea incontri per lanciare tra ospiti e pubblico il dibattito sul binomio web e cibo. Dibattito naturalmente rilanciato e soprattutto ritwittato in rete.
Così a Roma, alla Città dell'Altra Economia si è parlato di agricoltura civica con Angela Galasso di AiCare, di food blogging con Elisa Ceccuzzi di Kitty's Kitchen e di food photography con Giulio Riotta. A Bologna invece c'era Francesca Gonzales, food blogger, redattrice e fondatrice insieme a Mariachiara Montera delle Foodie Geek Dinner, cene offline per far incontrare “amici online” intorno a un tavolo. Nel mentre, a Genova venivano svelati i trucchi del pesto, a Lecce ci si cimentava nella food hunt tra le vie del centro storico, e così via.
Insomma, per noi Italiani il cibo è importante, ma lo è soprattutto la sua condivisione. E se non è possibile invitare ogni giorno i tanti amici virtuali a casa propria o al ristorante, almeno una foto non la si nega a nessuno.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.