12-06-2018
Risorgere dalle proprie ceneri. L'Araba fenice che ci stimola il racconto questa volta sta a Langhirano, 25 chilometri a sud di Parma, sulle pendici collinari dell'Appennino, anzi l'abitato poggia su un piccolo altopiano, a nemmeno 300 metri; il toponimo pare derivi dal latino Langaranus, composto da langaria, col significato di "striscia di terreno lunga e stretta" in riferimento alla posizione del paese a fianco del torrente Parma. Aria fresca, dolci declivi, terra ubertosa, che profuma di vita: la patria del prosciutto per eccellenza.
La cittadina pedemontana è interamente permeata dalla cultura e dall’atmosfera che caratterizza la produzione di questa eccellenza della tradizione gastronomica italiana. Il cuore dell’abitato è circondato dai caratteristici fabbricati in cui le cosce di maiale vengono lavorate e poi stagionate. I salumifici – i primi furono costruiti all’inizio del Novecento – sono disposti perpendicolarmente rispetto al torrente perché un tempo - prima dell'avvento delle celle frigorifere - si voleva sfruttare meglio, attraverso le tipiche finestrature alte e strette, l’aria necessaria alla stagionatura dei prosciutti.
Carlo e Federico Galloni, uno dei suoi tre figli (poi ci sono Francesco e Luca). Federico Galloni è anche vicepresidente del Consorzio del Prosciutto di Parma
Dopo nemmeno un anno dalla disgrazia, il 6 aprile 2017, grazie alle 246 persone che si sono mobilitate in una gara solidale e sono divenute ormai parte integrante della famiglia Galloni, viene costruito il primo pilastro della nuova azienda e 100 giorni dopo il primo prosciutto entra nello stabilimento. Da lì è attualità: quella di una rinascita, appunto, festeggiata nei giorni scorsi. Il primo giugno si è infatti celebrata la riapertura ufficiale dello stabilimento completamente rinnovato.
Alcuni dipendenti hanno dato il benvenuto agli ospiti durante l’inaugurazione dello stabilimento rinnovato
Francesco, Luca e Federico, da sinistra nella foto, rappresentano la nuova generazione della famiglia Galloni. Qui con Carlo - il presidente - e Mirella, responsabile dello sviluppo del mercato estero
Francesco Galloni, a sinistra, con Danilo Cassano, uno degli artisti coinvolti nel rinnovamento dello stabilimento
Infine, l’azienda sta anche pianificando attività su prodotto, cultura e territorio in vista di Parma Capitale della Cultura 2020, per essere pronta a questo grande riconoscimento conferito alla capitale mondiale del prosciutto.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
A cura della redazione di Identità Golose
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.