Talento e "sguardi altrove": Cinzia De Lauri e Arianna Gatti a Identità Golose Milano

Il talento va cercato e ricercato, ancor di più se coloro che lo detengono sono donne. Ma questa ricerca è indispensabile per riequilibrare la presenza "sotto i riflettori" del mondo maschile e femminile, senza che il primo prevarichi necessariamente il secondo. Ecco perchè serate come quella che si è tenuta all'hub di Identità Golose Milano sono motori indispensabili che rimettono in modo la discussione, perché il tema delle donne che lavorano non resti sullo sfondo.

L'evento è iniziato con la proiezione di A la recherche des femmes chefs il documentario firmato dalla regista francese Vérane Frédiani che indaga il mondo della ristorazione al femminile, una novità per l'Italia. 

«In un panorama internazionale dove è facile trovare tantissimi uomini chef, le donne faticano a trovare il loro spazio – dice Patrizia Rappazzo, direttrice artistica Sguardi Altrove Film Festival -. Questo splendido documentario vuole essere un sollecitatore emotivo, un pretesto per poter promuovere una riflessione sulle meravigliose donne che lavorano nella ristorazione. La domanda è: “Perché non conoscerle?”, “Perché non scoprirle?”. Vedrete un bellissimo affresco che ci farà riflettere. Abbiamo voluto creare all’interno del nostro festival una sezione in cui cibo e cinema trovino una relazione empatica. Vogliamo lavorare attorno a questo binomio fondamentale e Identità Golose Milano è il partner migliore che potessimo augurarci. Lavoreremo anche nel futuro, ma questo primo tassellino è per noi cruciale». Da non dimenticare che Sguardi Altrove Film Festival è organizzato da Sguardi Altrove, associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 1993 da Gabriella Guzzi e da un gruppo di donne appassionate di cinema con l’intento di individuare e promuovere opere cinematografiche e audiovisivi a regia femminile.

«Nei film di ogni epoca si è sempre cucinato e mangiato tantissimo e nelle vesti di cuoco o di chef ne abbiamo viste di ogni, figure al femminile come al maschile, personaggi in sintonia con il mondo casalingo ma anche fior di professionisti – ha spiegato Paolo Marchi, founder di Identità Golose -. Questa iniziativa si distingue perché va nella direzione di riconoscere e di rappresentare la figura professionale a livello di donne chef, il loro mondo mentale, le loro gavette e i loro sogni fino ai successi che hanno già ottenuto o stanno ancora vivendo. Sono loro le protagoniste, come ben raramente è successo prima».

«Riteniamo che sia un incontro estremamente proficuo tra due realtà, una trentennale e l’altra quasi ventennale per dare corpo e valore al mondo delle donne in cucina. In Italia le donne stellate sono ancora in minoranza ma sono pur sempre maggiori rispetto ai paesi europei – ha sottolineato Claudio Ceroni, Presidente e Founder MAGENTAbureau.
Siamo promotori di volti nuovi, volti giovani e ci ripromettiamo attraverso la prossima edizione di Sguardi Altrove di dare corpo ad una sezione donne e cibo attraverso il cinema».

L’evento è stato fortemente voluto e sostenuto da Paola Valeria Jovinelli, vice presidente di MAGENTAbureau, oltre che attrice protagonista di Ho bisogno di me, film documentario che racconta la sua vita e che si è aggiudicato il Premio del Pubblico proprio all'ultima edizione del Festival Sguardi Altrove.

Il tema delle donne in cucina è più che mai attuale. Il mio amore per il buon cibo viene dalla grazia e dalla bravura di mia nonna Ottilie, napoletana di origine tedesca che aveva un tocco speciale ai fornelli e univa la serietà tedesca alla fantasia italiana. Questa serata a Identità Golose Milano è l’inizio di un percorso a sostegno delle donne, e si unisce all’avventura iniziata molti anni fa con Arte del Convivio, fondazione dedicata alla memoria dei miei genitori dove si sono incontrati Paolo e Claudio e da cui è partito poi il viaggio di Identità Golose».

Alla serata organizzata a Identità Golose Milano non è mancato il saluto della chef Cristina Bowerman, sempre impegnata nei suoi viaggi per il mondo, dove, oltre alla sua professionalità, porta la sua voce a sostegno di tutte le donne chef.

La serata è continuata con la cucina d'autore di due chef giovani, forti e di indubbia bravura: Cinzia De Lauri, che insieme a Sara Nicolosi guida il ristorante veg Altatto, e Arianna Gatti, sous chef di Philippe Léveillé del bistellato Miramonti L'altro.

La cena è cominciata col Green curry, crema di mandorle speziate e primizie primaverili di Cinzia De Lauri di Altatto, rivistazione del green curry indiano, questa volta pensato non come una zuppa calda ma come un freschissimo antipasto vegetale. Al posto latte di cocco, si trova una soffice crema di mandorle sifonata, poi taccole e cipollotto arrostiti e la freschezza di silene, melissa, erba cipollina e crescione. Una passeggiata nei boschi di questo periodo. Al posto del riso Basmati, una cialda di riso soffiato. Chiudendo gli occhi si ha il sapore di un curry, italianizzato e con il divertimento della cialda croccante. In abbinamento, Champagne Brut “R de Ruinart” AOC – Ruinart e il Franciacorta Brut DOCG - San Cristoforo.

Sempre firmato Altatto, il Risotto di montagna, spinaci, spugnole e germogli di larice caratterizzato alla base dalla dolcezza della glassa di larice contrastata dall’acidità dello yogurt. Ogni boccone è intenso e armonico, accogliente come una passeggiata in montagna. In abbinamento:  Sylvaner Alto Adige DOC di Taschlerhof.

Secondo saporito ed elegante affidato ad Arianna Gatti del Miramonti L’Altro di Concesio (Bs): Maialino da latte, molto tenero, abbinato a un sorbetto di senape e al cetriolo marinato. Per non buttare niente, con la pelle del peperone si crea una chips. Il piatto è reso più goloso dal fondo di carne e dall’olio al dragoncello. In abbinamento il Renosu Rosso Romangia IGT di Dettori.

Si chiude in dolcezza con la Pavlova3, cioè la Pavlova al cubo di Arianna Gatti. Gioco di parle e di sapori con un cubo di meringa con base di ghiacciolo di menta e sorbetto di fragola, riempito con spuma papavero. In abbinamento il cocktail Vodka Sour a base di Belvedere Vodka, limone e sciroppo.

 

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