Fabrizio Marino
Animelle e spugnole in timballo di pasta, salsa di foie grasdi Yannick Alléno
Primo piano Su Identità Digitali, sette piccole rivoluzioni e un unico comune denominatore: la pasta
Difficile riesca lo stesso anno a visitare due volte un ristorante, soprattutto se lontano da Milano. Certo non per cattiva volontà, bensì per troppo di tutto da seguire e per la fortuna di potere contare su un fior di redazione. Così se un Passera o uno Zanatta è già stato da poco in quella certa insegna, io cerco di visitarne una trascurata da troppo a lungo, lì a prendere ingiustamente polvere.
Due perfette fotografie di questo anno disgraziato mi portano a Roma, verso fine inverno e adesso di nuovo, sempre accanto a Trinità dei Monti, all’hotel Hassler, la cui proprietà, la famiglia Wirth, ha buon gioco nel segnalarlo come uno spicchio di paradiso sopra Piazza di Spagna, al termine di una scalinata di incredibile bellezza.
L'ingresso di un hotel Hassler chiuso da inizio marzo per gli effetti del Covid
Non è facile perché la capitale sa essere così bella, che in tanti posti quello che ti viene servito passa facilmente in secondo piano. E i tramonti, il buio della notte aiutano ovunque, figuriamoci con chi è già splendido di suo. Antonini ha per me il pregio di sfruttare il panorama dell’Hassler per dare ancora più forza alle sue proposte. Soprattutto adesso in piena emergenza.
Imago uno e Imago due perché il caso ha voluto che questo sia stato l’ultimo ristorante visitato prima del confinamento a casa. Era il 5 marzo, un giovedì. Ricordo preoccupazione tra il personale e un hotel pressoché vuoto, pochissime le camere occupate, pochissimi gli ospiti alla colazione del mattino. Tornato a Milano, di lì a poco il governo avrebbe chiuso l’Italia.
La cucina al sesto piano del ristorante Imago
Pollo e peperoni in raviolo, chef Andrea Antonini
Risotto, scampi e porcini
Astice alla catalana nell'interpretazione di Andrea Antonini
Cheesecake di pecora
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. twitter @oloapmarchi
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito