01-03-2018
Mario, Livia e Alfonso Iaccarino. Saranno protagonisti a Identità di Sala, in Sala Blu 2 alle 12,20 di domenica 4
«Come nella Formula Uno» dice Ernesto Iaccarino. Già. Un motore performante non garantisce la vittoria; è necessario avere un telaio leggero e resistente, uno studiato assetto aerodinamico, gomme, cerchi e freni perfetti. Così è nella ristorazione, sistema complesso dove, per essere unici, non basta esprimere una grande cucina, se non si è ricchi di un maître competente, di un sommelier consapevole, di un servizio attento e scrupoloso, di gentilezza, di pazienza, di psicologia e di una suddivisione minuziosa di compiti e spazi.
È per queste “dotazioni” che il Don Alfonso 1890 è considerato tra i migliori ristoranti di lusso al mondo: la cucina concreta ed intellettuale dello chef Ernesto Iaccarino unita a un servizio di sala, coordinato dalla madre Livia e da suo fratello Mario, che si distingue per precisione, eleganza e preparazione attraverso dinamiche e meccanismi immediati, quasi spontanei, che ricordano la compiutezza dell’essere umano nella naturalità della respirazione o del battito di ciglia.
Il Don Alfonso 1890
Un sogno che continua grazie alla quotidiana organizzazione magistrale di Mario, professionista formatosi nei migliori istituti alberghieri in Svizzera e costantemente disponibile a raccontare, in ben sette lingue diverse, l’essenza e la filosofia dell’unico tristellato nel meridione d’Italia dal 1997 al 2001. E grazie all’estro di Ernesto, chef creativo e intelligente, sempre al passo con i tempi (se non anche oltre), amante delle contaminazioni, sostenitore viscerale delle incomparabili virtù della dieta mediterranea e dei suoi ingredienti, capace in ogni piatto di centrare le giuste dosi di cuore e tecnica. La tavola del Don Alfonso 1890 è piacere di ospitare, di relazionarsi, di emozionarsi. Innovazione, identità e territorio. Accoglienza, convivialità e rapporti veri. Più fattore umano di così…
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
a cura di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016