06-02-2013
In cravatta verde, Carlo Tofani, fresco restaurant manager dell'Hotel Cipriani di Venezia, autore del nostro racconto e per 10 anni maître del Joia di Milano, luogo dello scatto. Da sinistra German Zavaleta, Lorena Neri, davanti a Tofani c'è Marco Curcio (ora sommelier a Trussardi alla Scala), lo chef Pietro Leemann e a destra, al gong, Stefano Carenzi (foto di Giovanni Panarotto per Italia Squisita)
Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l'arte suprema; Dio è il primo servitore. Dio serve gli uomini ma non è servo degli uomini (Roberto Benigni).
Citare uno dei miei più illustri compaesani contemporanei mi sembra la maniera migliore per cominciare a parlare di un'arte suprema come quella del maître. Questa breve frase riesce a spiegare il valore e l'importanza, la nobiltà e il ruolo della nostra professione. E sottintende una domanda: torneranno i tempi in cui il maître ricopriva il ruolo dell'anfitrione? Un ruolo in cui accoglienza, eleganza e professionalità costituiscono le qualità minime richieste? Cari colleghi, bisognerebbe proprio ripartire da questa domanda. Nobilitiamo la nostra professione, esploriamo e valorizziamo il messaggio "Umili, servili ma a testa alta!". A tal proposito vorrei raccontarvi un aneddoto.
Tofani assiste Zalaveta a Identità Milano 2012 (foto Promise Land)
Seduti attorno a un tavolo rotondo, apparecchiato per quattro, noto un particolare inusuale: 5 sedie per 4 persone… non riuscivo proprio a spiegarmi il perché e, sollevando gli occhi dal menu, la cosa diviene ancora più curiosa perché vedo che tutti i tavoli hanno la stessa configurazione. Non è un errore - ho pensato - dev'esserci qualcosa legato al tipo di servizio. Dopo un paio di minuti vedo la signora ritornare e, con gran sorrisi e gentilezza, prende posto alla sedia in più del nostro tavolo scusandosi per l'intrusione. Avvia così un'amabile conversazione raccontando le storie e gli aneddoti legati a ogni piatto presente nel menu. Ci ha subito conquistati, rendendo quel pranzo qualcosa di unico, da ricordare.
Joia, mise en place
Voglio ancora ripetere quelle parole citate all'inizio: il nostro lavoro è un'arte! E, in quanto arte, esprime l'animo dell'artista. Il nostro mestiere dev'essere la manifestazione delle nostre passioni, e in questo fa di noi degli artisti, protagonisti del nostro settore. Impegnamoci quindi a migliorare nella nostra "arte del far bene" abbracciando proprio quel pizzico di follia che ci rende creativi e a volte fuori dalle righe. Come lo era quella sedia in più.
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
Toscano di Empoli, classe 1979, dopo 10 anni nel ruolo di maître al Joia di Milano, è restaurant manager dell'Hotel Cipriani di Venezia