15-02-2024
L'Amarone deve cambiare stile: questo il messaggio che arriva da Amarone Opera Prima
L’Amarone deve cambiare, evolvere e cercare di stare al passo con i tempi. A dirlo è il vicepresidente del Consorzio Vini della Valpolicella Andrea Lonardi, durante il talk “Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento”, durante Amarone Opera Prima, l’anteprima del grande vino rosso veneto, che si è svolta nei giorni scorsi a Verona.
L’allarme viene lanciato dai numeri presentati dall’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini: nel 2023 l’Amarone ha subìto una battuta d’arresto nei volumi esportati (-12%), a circa 75 mila ettolitri, dato comunque in linea (+1%) con il 2019. Ma la situazione dell’Amarone rientra in un quadro complessivo non positivo per quanto riguarda i vini rossi, con un calo generalizzato che ha riguardato anche l’export dei rossi francesi, che nell’ultimo biennio si è contratto del 15%, e anche quello spagnolo di oltre il 20%. Lo scorso anno i consumi globali della tipologia hanno fatto segnare un -7% rispetto al 2021, con forti ridimensionamenti negli ultimi 12 mesi nei principali mercati di sbocco, a partire da Usa (-9%), Canada (17%) fino ai Paesi Scandinavi, alla Cina e alla stessa Italia (-5%).
Il presidente del Consorzio Vini Valpolicella Christian Marchesini con il vice (e Master of Wine) Andrea Lonardi
L'intervento del presidente Christian Marchesini
«Come Consorzio - ha detto il presidente Christian Marchesini - crediamo che il modo migliore per continuare a crescere sia quello di analizzare con serietà e puntualità le sfide che i cambiamenti climatici, le nuove dinamiche di consumo e gli sviluppi sui mercati pongono alla denominazione. Dobbiamo, vogliamo e possiamo fare un Amarone sempre più competitivo, più contemporaneo».
Il confronto è avvenuto durante Amarone Opera Prima
Nei bicchieri, come detto nel nostro articolo, con l’assaggio di 72 campioni, questo cambio stilistico non sembra ancora esserci stato completamente. Certo, è necessario tempo, ma bisogna stare attenti, perché il mercato, i consumatori, spesso non hanno pazienza e, soprattutto, hanno molte alternative tra cui scegliere. In pratica, il futuro indicato da Lonardi, deve diventare prestissimo il presente.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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