08-05-2021

Regaleali e la bussola della sostenibilità

Nuovi progetti per la Tenuta di Tasca d’Almerita nella contea di Sclafani, Palermo. Un marchio sempre più a forte trazione etica

Alberto Tasca di Tasca d'Almerita. Sullo sfond

Alberto Tasca di Tasca d'Almerita. Sullo sfondo, la Tenuta Regaleali di Sclafani (Palermo)

Tasca d’Almerita è una delle più autorevoli e antiche famiglie del vino italiano in Sicilia. Quasi due secoli di storia a conduzione famigliare, a partire dal 1830, quando i fratelli Carmelo e Lucio Tasca acquistarono 1.200 ettari nell’antica contea di Sclafani, diventati 500 dopo la riforma agraria degli anni Cinquanta. Oggi Alberto Tasca continua il lavoro dei suoi avi con signorilità e lungimiranza. Ha saputo reinventare il marchio seguendo la bussola della sostenibilità, sforzi premiati con il titolo di “Cantina dell’anno 2019” per la rivista Wine Enthusiast.

«Questa pandemia», confessa ai nostri microfoni, «è stata devastante anche per noi e per le nostre aziende. Con un fatturato che si basava, per il 95%, sul canale horeca è inutile commentare. Non abbiamo attivato l’e-commerce perché occorre uno studio preciso di questo canale di vendita anche se siamo pronti ad affrontare il tema della multicanalità, fondamentale per il futuro. Vivere nell’incertezza è stato un tormentone psicologico e sono saturo di questo smartworking. Ho avuto la fortuna di stare a Regaleali, per 4 mesi, con i miei figli e mia moglie. Condurre una vita di campagna, in sicurezza, mi ha permesso di riprendere in mano il mio tempo, e, non potendo viaggiare, ho privilegiato la condivisione del quotidiano con la mia famiglia. Momenti meravigliosi. Ho portato avanti i nostri progetti di sostenibilità, che ci sono molto cari».

Le colline di Regaleali (foto di Benedetto Tarantino)

Le colline di Regaleali (foto di Benedetto Tarantino)

La Tenuta (foto Wecrosstheline)

La Tenuta (foto Wecrosstheline)

Alberto è presidente di SOStain, il primo programma in Italia di sostenibilità nel settore vitivinicolo, riconosciuto dal ministero della Transizione Ecologica. Oggi ben 10 aziende in tutta la Sicilia s’impegnano con politiche che soddisfano alcuni requisiti: dal peso delle bottiglie alla rilevazione della biodiversità floristica e faunistica, per esempio. Questo protocollo avviene nelle cinque tenute di Tasca d’Almerita: Regaleali, Tascante sull’Etna, Capofaro sull’Isola di Salina, Sallier de La Tour a Monreale e Tenuta Whitaker sull’isola di Mozia.

«Senza dubbio Regaleali è stata la fucina di tutti i nostri progetti», continua Alberto, «come faceva mio nonno ho il dovere di custodire queste terre senza compromettere quanto la natura ha dato a questo luogo. Oggi vogliamo presentare le nuove etichette con la valorizzazione identitaria di ogni singola tenuta. Carta elegante dalla sensazione tattile di estrema piacevolezza. Alla vista abbiamo usato caratteri che evidenziano il brand di famiglia con la dicitura importante ‘Vigne custodite dalla famiglia Tasca d’ Almerita’, un senso di responsabilità che mi hanno trasmesso mio nonno e mio padre e, senza dubbio, la sarà per i miei figli».

Tenuta Regaleali conta su 12 suoli diversi, origine dei vini degustati: il Catarratto Sicilia Doc 2020 “Buonsenso”, Nozze d’Oro 2018 (blend di Insolia e Sauvignon varietà Tasca – clone originario dell’Austria), Vigna San Francesco Chardonnay 2018 per la batteria dei bianchi. Imperdibili i rossi di Regaleali: Guarnaccio Perricone 2019, Vigna San Francesco Cabernet Sauvignon 2017 e il fuoriclasse Rosso del Conte 2016. Ogni singola etichetta esprime Regaleali con personalità, qualità, intensità. Ci colpiscono in maniera particolare lo Chardonnay in purezza con note di frutta candita, nocciola e ricorrenti sfumature affumicate.

Il Guarnaccio, un Perricone che Corrado Maurigi, responsabile della Tenuta, ha definito un vino da centrocampo. Noi pensiamo sia ancora giovane seppur già ribelle, al punto da stregare le papille con tannini vivi e una ruvidità, tipica del Perricone, che potrà ingentilirsi con il tempo. Last but not least il Cabernet sauvignon, caldo dalle note di prugna, cioccolato fondente e un finale balsamico. Il 22 maggio 2030 Tasca d’Almerita compirà 200 anni. E l’atteggiamento di fondo, da impeccabili custodi della viticoltura siciliana, continuerà oltre.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

Consulta tutti gli articoli dell'autore