03-02-2018
Tripla defezione stellata
Alfonso Crescenzo, Michele De Leo e Agostino Iacobucci: 3 campani lasciano le loro insegne in Calabria, Costiera e Bologna. Tutte con stella Michelin
Alfonso Crescenzo, Michele De Leo e Agostino Iacobucci
Nelle ultime 24 ore sono arrivate tre notizie di tre defezioni di cucina. Curiosamente, riguardano tutte cuochi campani che lasciano le cucine di ristoranti con stella Michelin.
Dalla Calabria apprendiamo che Alfonso Crescenzo, salernitano di Sarno, ha lasciato il Pietramare Natural Food del Praia Art Resort di Isola Capo Rizzuto (Crotone), insegna che aveva condotto alla stella Michelin in tempi record, due anni fa. Crescenzo ora è al timone dello Chalet Zermatt Peak, in Svizzera, un piccolo resort di lusso che curava già negli anni scorsi, in stagione invernale: «Quest’anno continuerò quassù anche oltre i mesi freddi», ci spiega. E il futuro? «Vorrei tanto realizzare un progetto tutto mio».
Salendo lo Stivale, troviamo la defezione di Michele De Leo di Torre del Greco, via dalle cucine del Rossellinis di Palazzo Avino a Ravello (Salerno) dopo 5 stagioni seguite all’eredità lasciata da Pino Lavarra (partito per Hong Kong). «Una decisione difficile – ha spiegato il cuoco a www.lucianopignataro.it– dettata da esigenze personali. Mi prendo un anno sabbatico di cui ho assolutamente bisogno, poi nel 2019 si vedrà».
Salendo ancora, arriviamo a Bologna per registrare l’abbandono dopo 6 anni del napoletano Agostino Iacobucci dalle cucine de I Portici di Bologna, che aveva condotto alla stella 4 primavere fa, dopo quella ottenuta alla Cantinella, nella città natale. Secondo il Resto del Carlino, ai Portici subentrerà la consulenza di Nino Di Costanzo, due stelle al Dani Maison di Ischia. Il suo executive chef sarà Emanuele Petrosino, già sous chef di Iacobucci 3 stagioni fa. Iacobucci non dovrebbe lasciare il capoluogo felsineo.