03-02-2017
Alessandro Pipero seduto dietro al banco all'ingresso del nuovo ristorante che a Roma ha preso il posto del Pipero al Rex vicino alla Stazione Termini. In piedi accanto a lui lo chef Luciano Monosilio
Tempo una settimana e tra il 10 e l’11 febbraio, tra venerdì e sabato prossimi, aprirà i battenti a Roma Pipero, Pipero e basta. Alessandro Pipero, il patron, e Luciano Monosilio, lo chef, celebrato il cenone del 31 dicembre, hanno chiuso l’anno e con esso il ristorante all’interno dell’hotel Rex nei pressi della stazione Termini, Pipero al Rex per l’appunto. Lo avevano aperto il 4 ottobre 2011, ottenendo, in poco più di un lustro, il massimo, stella Michelin compresa. Di più lì non era possibile. Da qui il trasloco in tutt’altro spazio e in tutt’altra zona di Roma.
Pipero ora è di fronte alla Chiesa Nuova, rione Parione, tra Piazza Navona e Campo de Fiori, al 250 di corso Vittorio Emanuele. Poche decine di metri ed ecco il Pagliaccio di Anthony Genovese, due o tre passi in più ed ecco il Per Me di Giulio Terrinoni: «Possiamo formare un gran bel polo gastronomico all’interno della capitale», parole e pensiero di un Alessandro Pipero che ti accoglie offrendoti un arancino e una birretta in quella che era una banca e prima ancora una pasticceria napoletana.
«Abbiamo cominciato a pensare a un posto nuovo due anni fa. Luciano e io siamo entrambi di Albano Laziale, Castelli Romani, solo che io sono del giugno 1974 e
La sala, con il soppalco sul fondo, del nuovo Pipero in corso Vittorio Emanuele a Roma
Di super in questa storia c’è l’obiettivo che Pipero e Monosilio si sono dati: «Vorremmo creare una grande tavola nella città più bella al mondo. Cos’è per me una grande tavola? E’ un posto completo, penso alla Francescana e alla Pergola, alla Pinchiorri come ai Santini e agli Alajmo. Il 90 per cento dei cuochi che aprono il loro ristorante fanno lo stesso errore: pensano che i piatti siano tutto. Non è vero. La grande tavola è quella che ti emoziona in ogni sua forma, dall’accoglienza all’ambiente e al vino. Certo, anche il cibo ma da solo non regge le due o tre ore che un ospite trascorre da te».
Luciano Monosilio e Alessandro Pipero in uno scatto di otto anni quando, entrambi nati ad Albano Laziale, erano alla guida del locale aperto nella stessa loro città natale
Ha spiegato Luciano: «Abbiamo tolto la Carbonara dalla carta per metterla in un menu degustazione che abbiamo chiamato Radici perché accoglie i piatti che ci hanno accompagnato al Rex: Crudo d’oca, Sgombro rafano e wasabi, Ravioli di scarola, la Carbonara, l’Agnello tè, alici e aceto di lamponi… Poi ci sarà quello che abbiamo chiamato Rami perché in un albero i rami simboleggiano la crescita. Sarà il nuovo, un nuovo che affonda le sue radici nella tradizione: Anguilla alla brace… carciofo sempre alla brace… Infine la Lista, la nostra carta che però non prevede la classica suddivisione tra antipasti, primi, secondi e dessert. Dodici
Il nuovo Pipero ha un nuovo numero di telefono, il +39.06.68139022, 15 tavoli, dei quali uno in cantina, un soppalco che sarà molto ambito e tanta ambizione.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi