05-12-2024
Nel ristorante dell'Eataly Smeraldo assaggio della combo "Gran Milano", ossia risotto giallo o cotoletta più mondeghili come antipasto. Esito correttissimo, anche alla cassa
La Costoletta di vitello alla milanese di Eataly Smeraldo a Milano: costoletta di vitello con osso, impanata e fritta, accompagnata da patata fritta Eataly e piccola insalata
«Ma che posto mi consigli per mangiare una bella cotoletta, a Milano?»: è una richiesta che mi viene fatta da tanti, italiani e stranieri, tutto l’anno, nella variante che prevede invece la ricerca di un ottimo risotto giallo. Rispondere non è facile, Milano è una città strana, che dà sempre tanto spazio al nuovo, anche in cucina; che decreta via via il successo, a volte effimero, di questa o quella novità culinaria; che è piena di ristoranti cinesi o russi, sudamericani o giapponesi, di bracerie argentine, di taverne greche, di locali che servono tapas spagnole o meze mediorientali… Ma che è invece assai avara coi piatti della propria tradizione.
Così, i suggerimenti per una buona cotoletta son sempre gli stessi: Trattoria del Nuovo Macello, Masuelli, Ratanà, Brunello, Ronchettino, o DaV per una versione gourmet. Aspettiamo novità dalla recente ondata di neo-trattorie neo-meneghine neo-tradizionali, chissà.
L’altro giorno però abbiamo fatto una prova, ci siamo concessi un menu tutto-Milano nel ristorante di Eataly Smeraldo, l'han chiamato Food & Pizza Theatre, là dove una volta c’era il Viva di Viviana Varese, quindi gran bel posto. Cena infrasettimanale, tavoli strapieni, servizio cortese e veloce. I nostri assaggi: mi son piaciuti i mondeghili, ben realizzati, anche se i migliori restano questi qua. Poi risotto alla milanese, goloso, l’aroma dello zafferano rimane però sottotraccia, nonostante gli stimmi facciano bella mostra di sé tra i chicchi: prevale la pienezza della mantecatura, ma si mangia volentieri. E poi lei, la cotoletta di vitello: né troppo alta né troppo bassa, con l’osso, accompagnata dalle buonissime patate fritte di Eataly (ne scrivemmo qui) e insalatina. Impanatura senza pecche, morso godurioso, quasi un piatto unico perché c'è molta sostanza. Magari qualche istante di cottura in meno sarebbe stato preferibile, ma assaggio correttissimo – e dunque consigliabile - anche per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, si può ordinare la combo “Gran Milano” mondeghili+cotoletta con calice di vino compreso a 39,90 euro, invece mondeghili+risotto costa 24,90 euro. Un po’ da sistemare la carta dei vini, per selezione e ricarichi.
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Davide Di Fabio al pass del suo ristorante Dalla Gioconda a Gabicce Monte (Pesaro Urbino): lo chef sarà protagonista della serata del 15 gennaio all'Eataly Smeraldo di Milano, nell'ambito del ciclo “Giovani Talenti: incontro con la cucina del futuro”, in collaborazione con Identità Golose
Caterina Ceraudo con il suo panettone all'Eataly Smeraldo di Milano
Caterina Ceraudo di Dattilo e Nicolò Quarteroni di Ferdy Wild, rispettivamente protagonisti del prossimo e dello scorso appuntamento a Eataly Smeraldo con il ciclo di appuntamenti “Giovani Talenti: incontro con la cucina del futuro”, firmati congiuntamente da Eataly e Identità Golose