12-05-2020
Fabrizio Mancinetti è il talentuoso pizzaiolo di The Oven, gran qualità a Bath, in Inghilterra. È anche ambasciatore di Petra Molino Quaglia nel Regno Unito
«Ho passato due settimane in intimità con il mio lievito madre, tifando per il primato dell’umanità su quello del profitto». Tra le voci dei cuochi italiani che lavorano all’estero, c’è quella di Fabrizio Mancinetti, giovane e talentuoso head chef della pizzeria The Oven di Bath, nonché ambasciatore di Petra® Molino Quaglia nel Regno Unito. Dopo aver detto un sonoro "no" all’ipotesi di un delivery senza sufficienti garanzie di qualità, ha fatto di tutto (e alla fine ci è riuscito) per tornare nella sua casa di Anguillara Sabazia, sul lago di Bracciano, dove ha passato i necessari 14 giorni di quarantena: «Ho preferito restare chiuso qui da solo ma sapendo di essere vicino ai miei genitori e alle mie due nonne. Non avrei mai potuto sopportare il pensiero di essere lontano se fosse successo qualcosa di brutto a qualcuno di loro».
Non è stata solo la legge degli affetti a guidare la sua scelta, bensì un’opinione precisa su ciò che il mondo intero sta attraversando a causa del Coronavirus e su quella necessaria revisione delle priorità di cui si parla tanto, ma cui di potremmo dimenticarci a breve, quando la macchina economica globale ripartirà, rimettendo in moto a pieno ritmo anche tutte le proprie logiche: «Eppure dovremmo averlo imparato, cos’è che conta davvero», afferma Mancinetti, non senza un po’ di rabbia che gli rimane per le settimane di incertezza vissute a Bath, quando le scelte del governo inglese sembravano decisamente andare nella direzione opposta a quella della difesa della vita.
Anche questa visione del rapporto che hanno - messi sui due piatti della stessa bilancia - il peso dell’attenzione alla salute e quello dei conti economici di qualsivoglia impresa, ha spinto Mancinetti a far desistere il gruppo proprietario del The Oven (che a pieno regime sforna circa 3mila pizze a settimana) dal perseguire l’ipotesi del delivery: «All’inizio la proprietà aveva fortemente voluto tentare questa strada e insieme abbiamo provato a impostare una nuova organizzazione del lavoro e della logistica, ma la verità è che io sono sempre stato contrario, per due ragioni: la prima è il rispetto delle persone, perché in questo modo avremmo creato una forte e ingiusta disparità tra chi sarebbe rimasto a lavoro e chi invece sarebbe stato lasciato a casa; la seconda naturalmente è la qualità della mia pizza, che non avremmo poi potuto garantire con un servizio di consegna a domicilio». Proprio quest’ultima valutazione alla fine ha reso impraticabile questa strada.
The Oven
Nuove tecniche e impasti più leggeri nel piatto, per chi avrà la fortuna di andare a trovare Fabrizio Mancinetti quando finalmente si potrà tornare a viaggiare. Ma nei ristoranti e nelle pizzerie del prossimo, futuro cosa ci sarà? «Se andremo nella direzione di un cambio radicale del nostro modo di condividere il tempo a tavola, allontanando le persone, sbaglieremo - dice lui, sicuro - Valutiamo bene l’opportunità di aspettare ancora un po’, ma di riaprire quando mangiare insieme potrà essere di nuovo un piacere e non diventerà un’ulteriore privazione».
di
classe 1987, giornalista professionista testardamente modicana, sommelier in formazione permanente. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie, persone e imprese legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo
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