11-02-2020

Incredibile Yannick Alléno: sei stelle al Pavillon Ledoyen

Siamo stati al nuovo Pavyllon, 3° ristorante dello chef nella struttura sugli Champs-Élysées. Subito un altro macaron...

Lo staff al completo del Pavillon Ledoyen di Yanni

Lo staff al completo del Pavillon Ledoyen di Yannick Alléno, a Parigi: tre ristoranti, sei stelle (tre all'Alléno Paris, due a L’Abysse, una al nuovo Pavyllon, che abbiamo visitato)

Yannick Alléno, uno tra i key-players di haute cuisine francese, non smette di sorprenderci: dopo aver conquistato i clienti più esigenti di Dubai, Marrakech, Courchevel e Seoul, lo chef è tornato a Parigi per rafforzare il suo regno al Pavillon Ledoyen. Creandovi un terzo ristorante, Pavyllon.

Aperto da pochi mesi al primo piano del leggendario Pavillon, il locale è già entrato nella Guida Rossa, conquistando la sua prima stella Michelin. Così, Pavillon Ledoyen oggi ospita 6 stelle sotto un unico tetto: oltre alla nuova, anche le tre di Alléno Paris con la sua cucina neoclassica, e le due de L’Abysse, cucina giapponese.

Il Pavillon Ledoyen 

Il Pavillon Ledoyen 

Pavyllon, invece,  è un “comptoir gastronomique”, ossia un ristorante che punta sull’esperienza all bancone. Così il cliente diventa il vero protagonista della sua esperienza culinaria. I 30 posti davanti alla cucina permettono al cliente di essere coinvolto al massimo in tutto quello che succede: nessun dettaglio sfugge agli occhi. In più, il concetto di “comptoir” consente di avvicinare il commensale ai concetti di haute cuisine di Alléno e di fargli vivere momenti anche umanamente più intensi.

Yannick Alléno

Yannick Alléno

La proposta culinaria al Pavyllon è molto curiosa. Alléno decide di non rinunciare alle proprie radici francesi preservando così il legame con quella scuola; ma coraggiosamente aggiunge anche dei tocchi particolari: tempura vegetali, leggerissimi; cucina teppanyaki, ossia sul teppan, una speciale piastra calda di metallo; ma anche influenze nordiche e italiane. Così, ha tutte le carte in mano per creare una nuova interpretazione della cucina francese moderna; viva e assolutamente priva di cliché.

Il menu si divide in l’offerta à la carte e menu degustazione (tra questi ultimi, un percorso speciale e più ridotto per il pranzo, che viene servito in un'ora). Per la cena i degustazione sono due: il Aux Champs-Élysées di 5 portate e il Pavyllon di 7, che è stata poi la nostra scelta.

La sala del Pavyllon

La sala del Pavyllon

Con un bicchiere di champagne per l’aperitivo ci è stato servito un amuse bouche a base di crema ai carciofi e grissini fatti in casa. Poi, Terrina di selvaggina con gelatina e baguette ad accompagnare: vero e proprio classico francese. Quindi una quenelle: ma non quella tradizionale di pesce, ma di capesante, con brodo di champignon de Paris, dunque un grande piatto iconico transalpino rivisitato con gusto estremamente sofisticato (Alléno offre questa variazione di quenelle anche al piano di sopra, al tristellato Alléno Paris). Si chiude questa prima parte di cena con un Panino di spinaci con ricotta e baccalà affumicato: qua lo chef ha deciso di seguire la tendenza e offrire qualcosa di healthy e poco formale, un boccone che si mangia con le mani.

Terrina di selvaggina con gelatina

Terrina di selvaggina con gelatina

Quenelle di capesante

Quenelle di capesante

Panino di spinaci con ricotta e baccalà affumicato

Panino di spinaci con ricotta e baccalà affumicato

Il piatto successivo è stato Rombo, cannolicchi ed erba cipollina: piatto che descrive perfettamente lo stile di cucina di Alléno, sempre elegante ma piena dei sapori. Per proseguire, viene servito un meraviglioso wagyu preparato come una Strogonoff sul teppan, con patate croccanti, pepe marinato e paprika. Il gusto è assolutamente eccezionale. In aggiunta alla carne, un piccolo piatto di verdure fritte, eseguito alla perfezione.

Rombo, cannolicchi ed erba cipollina

Rombo, cannolicchi ed erba cipollina

Wagyu alla Strogonoff con patate croccanti, pepe marinato e paprika

Wagyu alla Strogonoff con patate croccanti, pepe marinato e paprika

Verdure in tempura d'accompagnamento

Verdure in tempura d'accompagnamento

Per dessert, invece, prima viene servito un Biscuit con schiuma di latte, pera e vaniglia: dolce leggero che gioca sul freddo della schiuma di latte e sul biscotto ben caldo, sembra di mangiare un glace plombières. Secondo assaggio, invece, è un Crémeux al cioccolato con tuille di grano saraceno e burro: gusto molto più deciso e forte. Teatralmente, viene servito anche un vino dolce da una grande caraffa.

Biscuit con schiuma di latte, pera e vaniglia

Biscuit con schiuma di latte, pera e vaniglia

E a proposito di vino: in carta non notiamo alcuna prevalenza di etichette francesi, che se la giocano a braccetto con quelle italiane, sia di piccoli che di grandi produttori, conosciuti o meno.

In generale, si può dire che Alléno abbia capito perfettamente cosa vuole il cliente, oggi. Pavyllon è un ristorante che si può definire trendy, di moda; ma non si rinuncia certo all'ottima cucina. Una proposta molto elegante e chic, ma per niente old-fashioned.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Aline Borghese

giornalista culinaria che ha anche aperto un servizio di concierge gastronomico per chi vuole viaggiare... con gusto. Origini russe, vive in Italia e sempre viaggia per il mondo in ricerca di nuovi sapori. Scrive di cucina e vino, collabora con riviste in Italia e Russia

 

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