06-03-2018
Il ritratto di Josep Roca a Identità Milano 2018 (foto Brambilla-Serrani)
Standing ovation per Josep Roca. Magistrale è stato l’intervento sul palco di Identità di Sala dell’hermano extra-cucina de El Celler de Can Roca di Girona, costantemente tra i primi tre ristoranti più importanti al mondo per pubblico e critica. Roca non si è risparmiato e ha incantato la platea con quaranta serrati minuti di racconto supportato da suggestive fotografie di piatti e ambienti del locale catalano. Ha iniziato con i numeri: 1000 piatti, 750 calici e 80 bottiglie vuote. Quello che resta da lavare e sbarazzare alla fine di ogni servizio per soli 50 coperti è la testimonianza più concreta di un esplicito successo, che viene sì dalla forza di una cucina mai doma e sempre d’avanguardia, ma che non può prescindere dal sorriso. Di chi prepara il cibo, di chi lo porta in tavola e di chi lo mangia. Alla fine dell’esperienza, gli ospiti devono lasciare il ristorante con la gioia dipinta sul volto, perché quello è il segno della soddisfazione e l’ospitalità raggiunge il suo fine solo se il cliente è soddisfatto.
Foto finale di Josep Roca tra Mattia Lunelli, presidente e ceo di Cantine Ferrari, e Federico De Cesare Viola, che ha presentato la lezione del catalano
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
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classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016