Svizzera meravigliosa: i nostri itinerari alla scoperta del bello e del buono

È un vero e proprio tour del gusto quello che in Svizzera porta alla scoperta del territorio e di prodotti tipici, sani e genuini, che vantano una storia antica, tramandata da generazioni. Si fa tappa in cantine, ristoranti stellati e mercati locali, tra casari e mastri cioccolatieri, dedicandosi - prima, durante o dopo - a trekking, rafting ed escursioni in bici, immersi nella natura e nel silenzio, ammirando scenari paesaggistici di grande suggestione.

In Svizzera ogni vigna ha il suo nome e la sua storia. Sei regioni e 26 cantoni, oltre 252 vitigni coltivati, 1.500 viticoltori, 148 milioni di bottiglie prodotte annualmente sono i numeri di una tradizione longeva, che affonda le radici all’epoca dell’Impero Romano. Una tradizione che si fa cultura e memoria, ancor viva e vivida grazie alla straordinaria eterogeneità del terroir, che dà aroma e gusto a Fendant, Pinot noir, Syrah e altri nettari prelibati apprezzati in tutto il mondo. Un sapere antico portato avanti con passione e dedizione da centinaia di artigiani della vigna che producono un proprio vino nelle aree vocate alla viticoltura, ciascuna con propria identità, ciascuna riconoscibile.

Sono la regione dei Tre Laghi; la Svizzera tedesca; il Vaud; Ginevra; il Valais e il Ticino, scenografici scenari di esperienze enologiche che in autunno si arricchiscono di un‘allure ancor più magica, grazie ai colori del foliage e alla suggestiva atmosfera che si respira in questo periodo dell’anno. È il momento ideale per un’escursione tra le vigne, una degustazione in cantina o anche, perché no, per vivere l’incanto di pernottare tra i filari.

L’occasione perfetta per scoprire il vigneto più piccolo del mondo, Saillon, nel Vallese: formato solo da tre viti, misura 1,6 metri quadrati, dal 1999 è di proprietà del Dalai Lama. Ma anche per raggiungere quello più alto d’Europa, che svetta sotto il villaggio di Visperterminen, sempre nel Vallese, tra i 650 e i 1.150 metri sopra il livello del mare.

Numerosi sono gli itinerari tra cui scegliere nel segno di Bacco, a cominciare da quelli nel Canton Ticino, dove ci si può perdere lungo la Via del Vino del Mendrisiotto, con le sue testimonianze storiche e artistiche, disseminate in un paesaggio variegato, sede di alcune importanti aziende vinicole, come la Cantina Sociale, Guido Brivio e Gialdi. In autunno, ogni sabato, accompagnati dall’enologo o dal viticoltore, nella zona di Lugano si può gustare il celebre Merlot rinomato in tutto il mondo e intanto ascoltare gli aneddoti degli esperti produttori locali. Si fa tappa alla chiesa romanica di Saint-Pierre-de-Clages partecipando all’escursione nella patria del Johannisberg, attraverso i vigneti di Chamoson, prima di godersi il pranzo in vigna con vista sulla valle del Rodano. I più avventurosi possono cimentarsi nel wine tasting praticando al contempo rafting sul fiume, scortati dall’esperto enologo della cantina Brunière, Christophe Morand. Il tutto abbinato alla degustazione di piatti locali ammirando il Castello di Tourbillon e l’incantevole città di Sion. Proprio nei pressi di Sion, è legata al mito del dahu, creatura leggendaria che vive nelle Alpi e nel Basso Vallese, la visita dei vigneti di Clavau.

L’esperienza si fa ancor più golosa scegliendo il piacevole tour in bicicletta che attraversa la Signoria Grigionese, facendo tre tappe gourmet nella regione Heidiland, con partenza e ritorno da Bad Ragaz, passando per il villaggio di Heidi e i vigneti di Maienfeld, per una durata complessiva di 5-6 ore, toccasana per corpo e spirito.

 

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