12-07-2014
Secondo articolo per la rubrica Green di Lisa Casali, che affronta l'importante tema dell'inserimento di alimenti vegetali nelle proposte della ristorazione. Questa immagine, come le altre che accompagnano il testo, sono tratte dal suo libro Ecocucina (Gribaudo, 2012) e sono di Claudia Castaldi
La domanda di piatti vegetariani e vegani è in costante aumento, benché sia tuttora di nicchia. C’è chi si schiera da una parte o dall’altra, chi cerca di adeguare la propria offerta, chi semplicemente se ne disinteressa. È davvero necessario per uno chef o un ristoratore prendere una posizione sul versante vegetariano o carnivoro? Alcuni degli chef che hanno partecipato a The Vegetarian Chance come Carla Aradelli (Riva a Ponte dell’Olio, Piacenza), Mario Gagliardi (sous chef al Cascinalenuovo a Isola d’Asti), Alberto Quadrio (secondo da Asola a Milano), Matteo Rizzo (Il Desco a Verona) hanno dimostrato il contrario: pur non facendo una cucina esclusivamente vegetale, stanno dando sempre più spazio in carta a piatti vegetali, senza soppiantare del tutto carni e pesci. Secondo il Rapporto Eurispes 2014, il 6,5% degli italiani è vegetariano, lo 0,6% vegano, ma è molto più alta la percentuale di persone che vuole limitare il consumo di carne e altri prodotti animali per motivazioni di salute, etiche, ambientali, economiche o semplicemente di gusto. Se nella ristorazione i piatti vegetali fossero pensati, studiati e in grado di competere, quanto a gusto e presentazione, con quelli a base di carne e pesce, allora è possibile che più persone sceglierebbero alternative vegetali, senza dover per forza fare una scelta alimentare radicale.
Tecniche, ingredienti e iniziative della ristorazione attenta all'ambiente e agli ideali di Expo 2015, viste da Lisa Casali
a cura di
Scienziata ambientale ed esperta di cucina sostenibile, è autrice del blog Ecocucina su D di Repubblica e di 5 volumi tra cui “Tutto fa brodo”, "Autoproduzione in cucina" e "Cucinare in lavastoviglie". Ha condotto The CooKing Show su Raitre