Siamo in Sicilia, nella parte sud orientale dell’isola, in provincia di Ragusa, luogo d'elezione della cantina Valle dell’Acate, giunta oggi alla sesta generazione di vignaioli. Circondata dai Monti Iblei e da una distesa di vigneti che disegnano un singolare triangolo geografico tra Acate, Comiso e Vittoria, l'azienda sorge nel cuore della patria indiscussa di una grande Docg siciliana: il Cerasuolo di Vittoria.
Gaetana Jacono rappresenta l’anima pulsante di quest’azienda. Eletta ufficialmente “Ambasciatrice del Cerasuolo di Vittoria”, è un’instancabile viaggiatrice. Farmacista mancata e pendolare tra Milano - dove vive con il marito - e la Sicilia, ci racconta questo vino con semplicità: «Il blend che compone il Cerasuolo, Nero d’Avola e Frappato, lo rende piacevole e accattivante, classico e moderno allo stesso tempo. Paradossale? Niente affatto perché l’eleganza del Nero d’Avola e la prorompenza del Frappato danno forma a un prodotto equilibrato che cammina a fianco al cibo senza mai sovrastarlo».

Il Cerasuolo, punta dell'azienda
Valle dell’Acate è un’azienda ricca di storia, con radici e tradizioni che fanno da bussola. Ma è anche in costante evoluzione, con vini che stanno al passo con l’oggi, classici e moderati nello stile. La denominazione di origine controllata e garantita del
Cerasuolo di Vittoria c’è solo dal 2005 ma è importante evidenziare che la clientela americana – soprattutto a New York, Boston e San Francisco - già negli anni Novanta apprezzava questo vino, considerato un po’ un simbolo della solarità della Sicilia. In questo momento, in mercati in crescita sono l’India e i paesi nordici, a testimonianza della versatilità del Cerasuolo, adatto alle sensibilità gastronomiche più disparate.
I vini di Valle dell’Acate sono per Gaetana «Frutto della natura. Un’ovvietà solo apparente perché il vino si fa in vigna e il famoso terroir l’ho applicato nel mio progetto 7 Terre per 7 vini proprio perché i miei vigneti sono distribuiti su una superficie di 7 terreni, ben diversi tra loro. Per ciascun vino, avevamo il compito di scegliere il terreno giusto per renderlo unico, rispettando l’ambiente, e avendo un’attenzione, estrema, alla sostenibilità. Ecco perché ho sposato il progetto Viva».

Questo progetto pilota, avviato nel 2011 dal ministero dell’Ambiente, è stato costituito per misurare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino. Coi parametri che si otterranno, sarà possibile definire una metodologia di calcolo e valutazione della sostenibilità dei prodotti dal campo al consumo. Valle dell’Acate ha accolto il progetto immaginando, nel prossimo futuro, più rispetto per la natura da parte di tutti i vignaioli e promuovendo, ancora una volta, i propri vini autoctoni, ricchi di carattere ed eleganza, un vero patrimonio enoico di quella parte di Sicilia.