01-12-2019

Lost Distillery e i whisky ritrovati

Per chi vuole assaporare whisky e storia, tanto più nella stagione fredda davanti a un camino, un capitolo da sfogliare si presenta con la Lost Distillery Company.

In un secolo si sono perse qualcosa come cento distillerie in Scozia, piccoli produttori indipendenti che sono sfumati per difficoltà finanziarie o altre vicissitudini.

In questo che è un progetto di ricerca e di mercato al contempo, possono parlare “anime” anche molto diverse tra quelle presentate al recente Milano Whisky Festival. Una è Jericho, dalla distilleria che fu chiusa nel 1913, nell’Aberdeenshire: un whisky che ha vissuto il suo invecchiamento in botti di sherry e le  sfumature dolci e a tratti speziate. Si trova nelle versioni Classic e Archivist.

Per chi ama invece il carattere del torbato, ci si può spostare a Islay per Lossit: scomparsa ancora più prematura (1867) e rinascita un secolo e mezzo dopo (2016).  Le note di fumo si vestono di eleganza e raccontano di una personalità ben più marcata.

Certo, il viaggio non è “in tempo reale”.  Ci si è trovati a metà strada, tra passato e futuro, ovvero storia e gusti dei consumatori del nuovo millennio.


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a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky