10-09-2025

Assaggi di Sciacca golosa, incantati da un realismo magico in salsa mediterranea

L'Azzurro Food Festival - giunto alla dodicesima edizione - è tornato a essere la vetrina di un'eccellenza locale non sufficientemente raccontata. Celebra in primis il pesce azzurro, ma anche olio, vino, farina... e il buonmangiare

I pescatori e il pesce azzurro, a Sciacca. Sono ce

I pescatori e il pesce azzurro, a Sciacca. Sono celebrati dall'Azzurro Food Festival

L’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Questo diceva Leonardo Sciascia, riferendosi al carattere complesso, variegato, decisamente unico dell’isola. Come lui, Pirandello, Camilleri ed altri straordinari intellettuali hanno ampiamente descritto i tratti di Trinacria, e in particolar modo dell’Agrigentino, come terra sospesa fra mito e quotidiano, riuscendo a far emergere il fantastico nascosto nel reale, fondando cosi una sorta di realismo magico in salsa mediterranea.

Operazioni di questo tipo, fortunatamente, non riguardano solo il passato e contaminano ogni ramo della società, ancora oggi, anche attraverso eventi popolari capaci di solleticare la sensibilità e l’immaginazione tanto dei forestieri quanto dei locali. Iniziative come l’Azzurro Food Festival - giunto alla sua dodicesima edizione - di Sciacca. In questa importante cittadina dall’indole marinaresca si è celebrato il pesce azzurro, intrecciando sapori, etica, musica e spettacolo. Gli scorci più belli della città sono diventati quindi un intreccio di gusto e cultura: cooking show, degustazioni, concerti, animazioni, mostre d’arte che hanno parlato la lingua del Mediterraneo.

L'Azzurro Food Festival

L'Azzurro Food Festival

Qui, alcune aziende enogastronomiche d’eccellenza hanno trovato la cornice ideale per raccontarsi. La festa del pesce azzurro è infatti un festival che non si limita a celebrare la cucina, ma che restituisce dignità e orgoglio ad un territorio che vuole parlare di sé al mondo. Tra queste, Cantine De Gregorio, le cui nove etichette sono narrazioni in bottiglia, il Nero d’Avola, l’Inzolia, il Grillo diventano voci di un coro che canta Sciacca e la sua identità agricola. Nel cuore della cittadina, v’è poi il mulino di Dalla Mugnaia, all’interno di un autentico, antichissimo mulino di comunità. Qui si respira ancora la fatica dei campi, ogni impasto profuma di casa e memoria. Il visitatore, anzi l’ospite, qui non acquista un prodotto, non si limita ad impastare, ma si porta via un pezzo di cultura contadina.

Olive di Sciacca

Olive di Sciacca

E se il grano è la base del nutrimento, l’olio ne è l’anima. Bonolio, dal 1934, è il simbolo dell’extravergine siciliano: con quattro frantoi e una produzione che abbraccia Dop e Igp, è un gigante capace di custodire la delicatezza delle cultivar isolane. Le etichette nate dalla collaborazione con l’artista Alice Valenti raccontano questa ricchezza con figure di paladini che incarnano fierezza e anima di questa terra. La stessa forza evocativa la si ritrova poi anche nel mare, con l’industria ittico-conserviera Scalia, che da decenni porta avanti una tradizione fatta di rispetto per la materia prima e attenzione maniacale alla freschezza, esportando nel mondo un prodotto semplice ma nobile come l’acciuga, capace di legare culture e cucine diverse, di entrare nella dispensa domestica come nei menu più raffinati.

A completare questo mosaico, il ristorante Vela, a picco sul grande blu di Sciacca, luogo dove la cucina affidata a un team di giovani professionisti provenienti da tutta Italia, fonde mare e terra, passato e presente, non limitandosi ad interpretare, ma contaminando e valorizzando al tempo stesso l’essenza della Sicilia. Aziende diverse, ma tutte esponenti perfette del “realismo magico” siciliano di cui sopra, data la loro capacità di trasformare ogni calice, ogni assaggio, ogni gesto quotidiano in un’esperienza che supera la realtà ed entra nella dimensione del sogno.


Assaggi

di

Mario "Bolivar" Pennelli

Nasce a Bari nel 1988 e da allora "va sempre girando" (cit. nonna Laura). Scrive di ristoranti, di terre e personaggi leggendari. Ha pubblicato: "Puglia à la carte", "Incredibilia" e "Canti di Terra e di mare"