20-03-2018
Il Team Italia sarà internazionale: presidente Giancarlo Perbellini, promotion manager Luciano Tona, poi un francese e un belga dal Ledoyen di Alléno
Il Team Italia per il Bocuse d'Or: da sinistra Curtis Clément Mulpas, François Poulain, Martino Ruggieri, Enrico Crippa, Giancarlo Perbellini, Luciano Tona
La squadra che affiancherà il candidato italiano, Martino Ruggieri, al Bocuse d’Or 2018 e 2019, sarà composta dal presidente Giancarlo Perbellini del ristorante Casa Perbellini, dal coach francese François Poulain, dal commis belga Curtis Clément Mulpas del ristorante Ledoyen di Parigi, dove Ruggieri lavora, e dal promotion manager Luciano Tona, direttore dell’Accademia Bocuse d’Or Italia.
L’Accademia Bocuse d’Or Italia ha scelto così un team vincente, che crede coeso nel successo. Un team internazionale che grazie al bagaglio lavorativo, di ambienti differenti, potrà attraverso il confronto adottare una strategia di valore verso l’obiettivo. Perbellini possiede un’alta esperienza del Bocuse d’Or: ha infatti guidato il Team Italia dal 2010 al 2016. Poulain e Mulpas lavorano insieme a Ruggieri al ristorante, tre stelle Michelin, Ledoyen di Yannick Alléno, e Tona, oltre all’esperienza quindicinale del concorso, è un grande ideatore di progetti a livello italiano e internazionale.
La conferenza di presentazione del team
Rispettando le regole canoniche del Bocuse d’Or, gli chef in gara si sfideranno in una serrata prova della durata di 5 ore e 35 minuti, in uno spazio pubblico con un tifo da stadio. Il concorso si svolge su due prove. La prima con un servizio all’italiana, quindi al piatto; la seconda, a vassoio. La portata è preparata per 14 porzioni delle quali 10 a vassoio e le altre 4 saranno servite al piatto. In questa prova non sarà valutata solo la qualità del cibo, ma anche la bellezza artistica del vassoio e il concept interpretativo che l’accompagna. I prodotti obbligatori del concorso, della prima prova, non sono ancora pubblici, quelli della seconda invece sono: filetto di manzo di Fassone Piemontese, riso Dop di Baraggia biellese e vercellese, varietà Sant'Andrea e animelle di vitello. I prodotti della gara saranno originari e tipici del Piemonte.
«Sono molto soddisfatto della squadra che si è creata attorno a Ruggieri – dichiara Enrico Crippa, presidente dell’Accademia Bocuse d’Or Italia – Un team di professionisti che lavorerà per un obiettivo comune: arrivare sul podio. Siamo consapevoli che il concorso non sarà facile e che ogni anno è sempre più impegnativo. Ma figure come quella di Perbellini, che conoscono molto bene il concorso, potranno sicuramente fare la differenza».
La vittoria di Ruggieri alla selezione italiana del Bocuse d'Or
«Ringrazio Crippa per avermi invitato - è stata la replica di Perbellini - Sono davvero onorato di partecipare alla finale europea del Bocuse d'Or e sono molto felice che, per la prima volta, questo prestigioso concorso che ho presieduto per ben cinque edizioni, si tenga finalmente in Italia. È un'importante occasione di valorizzazione per il nostro Paese e per la nostra cucina che mai come in questo momento, oltre ad essere tra le più apprezzate, è veramente la numero uno nel mondo. Un grande in bocca al lupo al team Italia!».
Infine Martino Ruggieri: «Concentrazione, metodo, ricerca. Ma la variabile più importante in questa fase che mi porta alla finale del Bocuse d'Or è il tempo, quello trascorso in cucina, poiché è lì che nasce tutto. Come un atleta, anche un cuoco, deve allenare corpo e mente. Ed è quello che sto facendo ogni giorno. La cucina è ambizione che brucia, ma è fondamentale il controllo pieno e determinato di ciascuna azione che porta alla definizione del mio progetto finale».
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A cura della redazione di Identità Golose