Amorim è una famiglia portoghese che nel 1870 iniziò con una piccola fabbrica di sughero guidata da una visione futuristica, ben oltre i confini nazionali. Generazione dopo generazione è diventato un gruppo in grado di produrre e fornire al mondo intero prodotti di sughero dalla qualità eccelsa.
Un obiettivo chiaro: portare il sughero a essere un business per il pianeta, producendolo e trasformandolo in prodotti diversificati.
In verità Amorim è molto di più di un’azienda; il fattore umano si fonde con la volontà di fare ricerca, di rispettare l’ambiente, di recuperare aree geografiche abbandonate, di rivalutare un mestiere artigianale di chi decortica le piante per produrre una materia prima di cui non si spreca praticamente nulla.
La famiglia Amorim nobilita il sughero nel settore del vino, dell’industria aerospaziale, nell’edilizia, nella moda e nel design e molti altri utilizzi. L’Italia è presidiata da una sede a Conegliano, in Veneto e proprio il suo Direttore Generale e Ceo, Carlos Manuel Veloso dos Santos, portoghese e profondo esperto della materia sughero, ci ha espresso la sua visione.
Vent'anni di Identità Golose e la sinergia con Amorim per uno spazio tutto nuovo: com’è nata l’idea?
«Il primo contatto tra Amorim e Identità Golose è nato dopo un meraviglioso viaggio in Portogallo alla scoperta della poesia del sughero. Fin dal primo momento si è instaurata un'affinità profonda riguardo all’approccio alla sostenibilità e alla tutela del patrimonio storico, ambientale ed enogastronomico. Dopo la visita, abbiamo approfondito il tema della seconda vita del tappo di sughero, da cui è nata l’iniziativa di creare un ambiente che non solo parli di sostenibilità, ma celebri anche l’estetica e la bellezza in occasione dei vent’anni di Identità Golose».
Il lunedì 24 sarà nello spazio Arena per raccontare la sua visione nel mondo dell’inclusione e della sostenibilità. Ci può anticipare qualcosa?
«Oggi, quando si parla di sostenibilità, il discorso si concentra quasi esclusivamente sull’ambiente. Sono poche le realtà che includono anche il valore delle persone. Noi vogliamo offrire uno spunto di riflessione, raccontando l’esperienza della nostra filiale italiana nella gestione del capitale umano. Un modello di gestione basato su diversi pilastri, tra cui uno fondamentale è il benessere aziendale, testimoniato dalle tre certificazioni che oggi possediamo: Family Audit, Org+ e Parità di Genere».
Come vede il futuro di una azienda leader come Amorim?
«Il nostro futuro si prospetta estremamente interessante, perché la nostra realtà rappresenta oggi un esempio virtuoso di come si possa convivere con la natura generando profitto in modo equilibrato. Inoltre, il nostro gruppo è leader non solo nella tecnologia e nell’innovazione, ma anche nella riforestazione, con l’obiettivo di piantare un milione di querce da sughero entro il 2030.
Oggi uniamo business, rispetto per la natura e valorizzazione dell’essere umano. Ritengo che questi siano i principi fondamentali per chi desidera fare industria nel XXI secolo. Se a queste iniziative aggiungiamo anche il riciclo dei tappi di sughero usati e la creazione di una collezione di oggetti di arredo, possiamo davvero rappresentare un modello di industria sostenibile e un esempio concreto di economia circolare».
Amorim sarà presente nell’area Identità di Vino dal 22 al 24 febbraio in una lounge accogliente creata con il riciclo dei tappi di sughero. Vi aspettiamo!