15-03-2023
Al cuore della riflessione il tema "La Creatività come rito propiziatorio", un appuntamento di brillante confronto tra "Creative Minds" nell'anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023
Lo scorso 10 Marzo ha preso forma l’appuntamento con Academia Berlucchi: il format concepito e sostenuto dalla Famiglia Ziliani - pioniera e promotrice del Franciacorta, del suo territorio e della sua salvaguardia - allo scopo di stimolare confronti costruttivi e riflessioni su un futuro in armonia con il territorio.
Nel corso dei suoi 4 anni di vita, Academia Berlucchi ha sviluppato un vero e proprio circolo virtuoso del sapere, promuovendo l’incontro e il confronto costruttivo fra alcuni grandi protagonisti del nostro tempo. Nelle passate edizioni sono stati affrontati temi di grande rilevanza e attualità, utili spunti per riflettere sul futuro, che spaziano fra il valore della Sostenibilità e il ruolo del Talento. Con l’edizione 2023 Academia Berlucchi si pone l’ambizioso obiettivo di chiudere il circolo virtuoso tra Sostenibilità e Talento, affrontando il tema della “Creatività come Rito Propiziatorio”, attraverso testimonianze di personaggi legati al territorio - di riconosciuto talento - che si confronteranno sul concetto delle "Vite Operose", ovvero come la sintesi tra Creatività ed Operosità possa aiutare a liberare energie - e tracciare percorsi di successo - in campi e professioni tra loro anche lontane, ma accomunate da un vitale approccio comune.
L’incontro di Venerdì 10 Marzo si è aperto, infatti, con una coinvolgente conversazione tra Enrico Giovannini (Ex Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili) e Francesco Morace (sociologo e Direttore Scientifico di Academia Berlucchi) sul tema del circolo virtuoso che lega Sostenibilità e Talento.
A seguire, Giovanni Anversa - Vice Direttore dell’intrattenimento Prime Time Rai - ha dialogato in successione con tre Talenti espressi da quei territori: Giorgio Pasotti - attore ed artista marziale, originario di Bergamo - seguito da Marzia Bolpagni - ingegnere, originaria di Brescia e considerata tra le 50 donne più influenti nel campo delle Stem (Inspiring Fifty) a livello internazionale. A chiudere l’intervento Marco Carrara - bergamasco, tra i più giovani conduttori della Rai, esperto di comunicazione Social e impegnato attivamente nel coinvolgere le nuove generazioni nella costruzione di un futuro sostenibile. Attraverso le appassionate testimonianze di questi giovani “ambasciatori” delle due Città unite come “Capitale Italiana della Cultura 2023”, emerge quanto Operosità e Saper Fare siano imprinting comuni all’interno delle varie (e molto diverse) esperienze di chi è nato e cresciuto in questi territori.
L’incontro di quest’anno ha coinvolto, inoltre, alcuni Amministratori delle Province di Bergamo e Brescia, degli enti culturali GAMeC di Bergamo e Brescia Musei, protagonisti, insieme alle loro comunità, del progetto di arte partecipata e diffusa dal titolo Vite Operose, ideato dall’artista Valerio Rocco Orlando, a cura di Caroline Corbetta, che inaugura il format di produzione multidisciplinare Casa dei Talenti Berlucchi. Le ultime due conversazioni hanno visto la curatrice e l’artista confrontarsi con Francesca Bazoli (Presidente di Fondazione Brescia Musei), Stefano Karadjov (Direttore di Fondazione Brescia Musei), Stefano Muller (Vicepresidente di GAMeC di Bergamo) e Lorenzo Giusti (Direttore di GAMec di Bergamo) sulla capacità dell’arte di trasformare le comunità.
Infine, Cristina Ziliani (Direttrice Relazioni Esterne della Guido Berlucchi) e Caroline Corbetta (Curatrice di Arte Contemporanea) discute dell’importanza delle relazioni tra Impresa, Arte e Istituzioni insieme a Laura Castelletti (Assessora alla Cultura e Vice-Sindaco del Comune di Brescia) e Nadia Ghisalberti (Assessora alla Cultura, Turismo e Tempo libero del Comune di Bergamo).
A conclusione dei lavori, è stata presentata la prima opera del progetto Vite Operose.
Una scultura luminosa che racchiude l’essenza della creatività ed il “sapere fare” concreto e condiviso della comunità della Guido Berlucchi. L’installazione è il risultato finale di un percorso laboratoriale che ha coinvolto - in questa prima fase – collaboratrici e collaboratori della Guido Berlucchi e che si amplierà, nel corso dell’anno, con nuove interazioni ed installazioni nelle città di Bergamo e Brescia, attraverso il coinvolgimento di altre due comunità locali (una per ciascuna provincia), dando vita così ad un ciclo di tre sculture luminose capaci di legare, nel segno dell’ “operosità”, la terra di Franciacorta con le due Città Capitale della Cultura Italiana 2023 .
«Questa nuova edizione di Academia Berlucchi si propone come una perfetta sintesi del percorso che abbiamo iniziato nel 2019». Spiega Cristina Ziliani: «Negli anni abbiamo affrontato tematiche di grandissima rilevanza e attualità partendo dal tema della sostenibilità per arrivare al quello del Talento come nutrimento per il Futuro nell’ultima edizione del 2021. Quest’anno abbiamo deciso di legare l’appuntamento di Academia al progetto Vite Operose, un’attivazione che vede come protagonisti attivi le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori, e che ci auguriamo possa diventare un esempio concreto di come una proficua collaborazione fra imprese, arte e istituzioni possa innescare circoli virtuosi di crescita e sostenibilità».
«Academia Berlucchi è nata 4 anni fa con l’obiettivo di ampliare gli orizzonti culturali della comunità aziendale». Approfondisce Francesco Morace direttore Scientifico di Academia Berlucchi, «Tuttavia, in questo arco di tempo che ha visto profondi e dolorosi cambiamenti, si è trasformata in un laboratorio strategico per affrontare le inevitabili sfide che ci aspettano in futuro: la relazione più equilibrata con l’ambiente di vita, l’inclusione sociale, il valore e la dignità del lavoro, l’alleanza virtuosa e creativa tra generazioni».
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A cura della redazione di Identità Golose