11-12-2023
La locandina della diciannovesima edizione del congresso di Identità Milano, 9/11 marzo 2024. Il piatto simbolo di quest'anno sono i Ravioli alle erbe amare e rapa bianca di Antonia Klugmann, chef e patron del ristorante L'Argine a Vencò di Dolegna del Collio (Gorizia)
«Siamo molto felici che il piatto simbolo del congresso 2024 di Identità Milano sia firmato da Antonia Klugmann. Se in passato eleggevamo preparazioni principalmente per omaggiare cuoche e cuochi che stimiamo e/o pietanze che spiccano per qualità, estetica e innovazione, dal 2020 a oggi scegliamo piatti che siano anche coerenti al tema scelto. Il leitmotiv 2024 è La Disobbedienza: Klugmann ha una visione del suo mestiere e dell'universo della ristorazione che non somiglia a nessun’altra. Il piatto sul quale ha lavorato è disobbediente per davvero perché esce dagli schemi. Esprime un pensiero suo e solo suo, un'identità tra le più forti che ci siano». Paolo Marchi
Ravioli alle erbe e rapa bianca di Antonia Klugmann, chef e patron dell’Argine a Vencò di Dolegna del Collio (Gorizia). È questo il piatto simbolo del diciannovesimo congresso di Identità Golose (9/11 marzo 2024, Allianz MiCo, Milano), un accorgimento introdotto nella terza edizione del 2007, quando furono elette le Verdure essiccate di Carlo Cracco. Sarà il quarto piatto di pasta in 16 edizioni, dopo Pasta ed elio di Alfonso Caputo (2008), Spaghetti pizza Margherita di Davide Scabin (2011) e Immagine e somiglianza di Massimo Bottura (2022). Il primo, in assoluto, di pasta fresca. «Ho voluto lavorare su una specialità che tutti gli Italiani hanno nel Dna e su un piatto rappresentativo del mio percorso decennale», racconta Klugmann, «volevo esprimere il mio amore per le erbe e i lavori che abbiamo fatto attorno alle consistenze della pasta fresca». «Nel ripieno», dettaglia, «ci sono una purea di acqua e mandorle – neutre, non amare -, della rucola coltivata molto difficile da trovare, foglie di prezzemolo del nostro orto, foglie di rapa navone dal colletto viola – la rapa con cui si fa la brovada – e foglie di cima di rapa da taglio. Erbe molto specifiche, figlie della stessa stagionalità». E di un’analisi storica di fondo interessante: «Nei ricettari italiani le erbe sono quasi sempre molto presenti ma non visibili. Per me non hanno mai uno scopo decorativo ma esprimono un concetto di concentrazione unico al mondo. Solo noi trattiamo maggiorana, timo, rosmarino o alloro in modo così presente al gusto ma invisibile. La sfida era quella di concentrare senza rovinare le erbe».
Il piatto immortalato da Brambilla/Serrani
Antonia Klugmann, triestina, da 9 anni esatti al timone de L'Argine a Vencò
Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Antoine Roland-Billecart con Gil Grigliatti di Velier e Francesca Barberini. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
Alessandro Lucassino di Cucina Mutualité a Parigi, Aya Yamamoto della Gastronomia Yamamoto a Milano, Satoshi Hazama del milanese Hazama, Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore di Senigallia: sono stati i protagonisti delle masterclass del pomeriggio a Identità di Pesce (Tutte le foto sono di Brambilla / Serrani)
L'incontro sulla Disobbedienza Giusta. Da sinistra Paolo Vizzari, Luca Marchini, Aurora Caporossi, Laura Dalla Ragione, Enrico Parisi, Lucia La Paglia, David Scatolla, Grazia Boccacci, Luna Pagnin, Francesca Finazzi, Alba Toninelli e Ruggero Parrotto (tutte le foto sono Brambilla-Serrani)