19-11-2012
Foto ricordo sabato mattina alle 8, davanti all'Hotel de Paris, per i 240 chef invitati alla festa a Monte-Carlo per i 25 anni del Louis XV - Alain Ducasse, primo ristorante d'albergo a ricevere le tre stelle da parte dei responsabili della guida Michelin. Da sinistra verso destra, si riconoscono Michel Guérard, Alain Ducasse, Fulvio Pierangelini, Massimo Bottura, Dave Chang e Alex Atala, quindi Anne-Sophie Pic e Elena Arzak
Quando sei spettatore in prima fila di un evento unico come il week-end di festa per i 25 anni a Monte-Carlo del Louis XV - Alain Ducasse, gli spunti sono mille. Ci sono le cartoline più smaglianti come i 240 cuochi invitati in posa davanti all’Hotel de Paris per la foto ricordo, il Grand Marché de la Méditerranée allo Sporting e la cena di gala per 440 persone al Louis XV, poi quelle che ognuno riesce a individuare nelle pieghe di una celebrazione che non ha letteralmente uguali. In nessun altro posto al mondo si possono trovare due figure come Ducasse e il principe Alberto di Monaco in un Paese speciale come Monaco capaci di attrarre un tale numero di chef spontaneamente, una festa anche per l’immagine del principato e per la cucina francese che magari non ha convinto a spostarsi da Parigi un Passard piuttosto che un Gagnaire, assenti, ma l’unanimità è prerogativa delle dittature.
E tutt’attorno alla festa, tantissima curiosità. Io ad esempio mi sono sempre chiesto quando scoccò la scintilla che trasformò un valente giovane che ancora doveva compiere 30 anni in una leggenda. Certo, si sa che il principe Ranieri amava la cucina che Ducasse, nato nel settembre 1956, proponeva alla Terrasse a Juan-les-Pins fino a sceglierlo nel 1987 per rivoltare come un calzino un sonnacchioso ristorante di lusso all’interno di un hotel extralusso, Le Louis XV ovviamente. Immagino intuì la passione per la naturalità delle materie prime, il desiderio che il sole del Mediterraneo non si spegnesse nei piatti proposti, l’amore per l’olio d’oliva e i profumi di una terra unica, tutto con un obiettivo ambiziosissimo, un Everest: fare del Louis XV il primo ristorante d’albergo a ricevere le tre stelle. Oggi lo diamo per scontato, in Germania è un’orgia di tristellati all’interno di una struttura alberghiera, in Italia splende Heinz Beck alla Pergola del Rome Cavalieri, ma fino a tutti gli anni Ottanta non era così, i ristoranti top erano strutture indipendenti.
Da lì sono passati tanti grandi, penso a casa nostra e passano davanti agli occhi i volti sorridenti poche ore fa di Cracco, Berton, Bottura (sabato sera alla stessa tavola del principe), Oldani… Con loro ecco a Monaco pure Alajmo, Beck, Cerea, Iaccarino, Pierangelini, Romito, Nadia Santini, Uliassi, Esposito, Giuseppina e Rita Beglia, Carlo Brunelli, Spigaroli. Invitati ma assenti Scabin e Marchesi, mentre Pierangelini ha preparato sabato a pranzo la Passatina, pasta una parola e il sogno prende corpo.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi