Ognuno ha i suoi momenti magici, indelebili. Il mio primo data 10 febbraio 1974 a St.Moritz, mondiali di sci alpino, la gara? Lo slalom maschile. Sei giorni prima, Gustav Thoeni aveva vinto l’oro in gigante ed era atteso al bis in speciale. Prima manche sotto tono però, per uno come lui, giusto l’ottavo tempo. Ma fu la chiave del suo trionfo perché corse la seconda senza avere nulla da perdere, sempre al limite, in una giornata di sole, caldo e neve pappa. Quando tagliò il traguardo, nessuno nel parterre ebbe dubbi sul valore assoluto della sua prestazione. E dovevano scendere ancora in sette, compreso Piero Gros, l’altro fuoriclasse

Gustav Thoeni, leggenda dello sci e della Valanga Azzurra, al via della seconda manche dello slalom ai Mondiali di St.Moritz 1974. Ottavo dopo la manche d'apertura, scese assumendosi ogni rischio e vinse il titolo iridato di speciale, bissando l'oro in gigante. Era il 14 febbraio di quasi mezzo secolo fa
azzurro, miglior tempo la mattina presto. Il piemontese saltò, altri saltarono con lui e chi rimase in piedi si accodò al Gustavo nazionale.
C’ero, 18enne portaborse delle macchine fotografiche di mio padre e garzone di una rivista di sport invernali che non esce più. Io il ritratto della felicità quel giorno anche perché all’estero sono sempre pronti a criticarci, però pure ad ammirarci e invidiarci per il tantissimo che raccogliamo in ogni sport, e non solo. Quasi si stupiscono, ma basta ignorarli e si sgonfiano, mentre noi italiani procediamo idea dopo idea.
Una mi ha portato una volta ancora nella perla dell’Engadina per la nuova stagione invernale della
Langosteria di
Enrico Buonocore, primo inverno pieno per la versione alpina di una bontà a tutto pesce, lanciata lo scorso 21 gennaio e quindi con alle spalle solo mezza stagione invernale. Ora invece abbraccia tutto l’arco dei mesi freddi, annunciati da importanti nevicate. In attesa delle vacanze di Natale e Capodanno, ormai ci siamo, nei fine settimane e in alta stagione questa creatura a tutta efficienza, marcia alla media giornaliera di 500 coperti, dei quali tre quinti a

Polenta e frutti di mare alla Langosteria di St.Moritz
pranzo perché gli ospiti possono accomodarsi pure sulla terrazza, non solo nelle sale interne, info al +41.81.8333131. I turni? Quattordici ogni settimana, che vuole dire sempre aperti, pranzo e cena.
Menù prettamente di mare, piatti ricordati dal barese Domenico Sorrano a inizio del nostro pranzo, con una X in chiusura: «Ho in serbo una sorpresa dopo i Gamberi rossi, fagioli zolfini e tartufo bianco». Sorpresa assolutamente inattesa, e graditissima come gli spaghetti aglio e olio a mezzanotte ovunque dove c’è un

Gamberi rossi, fagioli zolfino e tartufo
italiano: Pasta all’assassina, un’idea che arriva direttamente da Bari, sviluppata in alta e bianca quota, oltre mille chilometri a nord, in una baita tutta ricchezza chiamata
Chesa Chantarella.
In pratica, pasta risottata direttamente in olio bollente e spicchi di aglio e via via regolata da acqua di pomodoro e filetti, sempre di pomodoro. Da metà cottura, l’aggiunta di pomodoro concentrato e crema di peperoncino, procedendo come fosse un risotto. E prima, tra tante bontà, ecco spiccare Polenta e frutti di mare,

Spaghetti all’assassina nella perla dell'Engadina: Domenico Serrano con i suoi scudieri Mirko Vinci, sous chef, e Antonio d’Ambrosio, executive della Langosteria a St.Moritz
Carpaccio di tonno rosso al fumo, Capesante in paradiso, Gamberi rossi, fagioli zolfino e tartufo bianco, fino agli Spaghetti all’assassina esaltati da
Domenico Serrano assieme ai suoi scudieri
Antonio d’Ambrosio, executive chef lì in Svizzera, e
Mirko Vinci, sous chef, con i vini selezionati da
Valentina Bertini, responsabile di tute le cantine del gruppo.
Prossime aperture Londra l’anno prossimo e Miami nel 2026 sempre nel segno della bellezza e della bontà italiane.