19-06-2023
Il Ciuppin Gioioso di Geppe Bizioli, chef del ristorante O Vittorio a Recco sulla Riviera ligure di Levante, vincitore del Brodetto Fest 2023 a Fano in provincia di Pesaro Urbine
Per un punto Martin perse la cappa, per un punto Giuseppe Bizioli, per tutti Geppe, ha vinto il Brodetto Fest lo scorso 3 giugno, sul lungomare di Fano in provincia di Pesaro Urbino. Sei cuochi in gara, da sei regioni diverse, due giorni di confronti per festeggiare la più buona zuppa di pesce delle coste italiane. Tre le semifinali, i due piatti meglio votati si sono guadagnati la finale: il Ciuppin di Bizioli, un bergamasco trapiantato a Recco (Genova), e il Cacciucco di Simone De Vanni, livornese purosangue, a cui dobbiamo la battuta migliore: «Noi specifichiamo Cacciucco alla livornese perché a Viareggio, per non spaventare i milanesi, lo fanno in bianco, delicatissimo e senza passione».
Ottima la sua versione livornese, ma il Ciuppin, tipico della Riviera di Levante, ha vinto per un tocco di eleganza in più. Da un paio di anni Bizioli lavora da O Vittorio, in via Roma
Giuseppe Bizioli, per tutti Geppe
Esiste un cacciucco anche a Viareggio, che i livornesi snobbano perché delicato, pensato, sostengono, per i milanesi e i signori in vacanza. Sia mai. Rosa e non rosso fuoco, è considerato dai fanatici come Simone bianco perché privo di mordente anche se il pomodoro è previsto. A Livorno guai prescindere da soffritto, aglio (tanto), vino rosso e i
Senza tanto dannarsi adesso, aveva già capito tutto Pellegrino Artusi quando, nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, capolavoro del 1891, scrisse di quello livornese «buono quanto si voglia, è sempre un cibo assai grave e bisogna guardarsi dal farne una scorpacciata» mentre quello «imparato a Viareggio, è assai meno gustoso dell’antecedente, ma più leggiero e più digeribile». L’eterna lotta tra piacere e salute.
Ne approfitto per ringraziare i titolari di O Vittorio e Bizioli per avere ribattezzato la loro zuppa cogliendo al volo la definizione che le avevo dato la sera della finale, Ciuppin Gioioso, tale la gioia che sprigionava al palato. Giusto quindi riportarne la ricetta.
Il Cacciucco alla livornese di Simone De Vanni, secondo classificato al festival del brodetto di Fano 2023 Ingredienti e dosi: due chili di pesce di scoglio, Pesce prete, Tracina, Sciarrano, Scorfanetto, San Pietro, Gallinella, Gronco piccolo, chiamato in genovese Fiagallo, Rana pescatrice. Se disponibile Novellame di moscardini e seppioline oppure calamaro, Crostacei , Cozze e Vongole.
Il Cacciucco alla livornese di Simone De Vanni, secondo classificato al festival del brodetto di Fano 2023
Un bouquet di erbe aromatiche, timo, maggiorana e alloro; 300 gr di sedano, carote e cipolle; olio; zafferano, una punta di cucchiaio o fiori; 1 acciuga salata; 5 pomodori maturi; 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; peperoncino o pepe a piacere; infine vino bianco.
Procedimento: Il Ciuppin è una antica ricetta ligure, iniziando soprattutto da Chiavari,
Simone De Vanni, livornese e chef youtuber "dopo 27 anni chiuso nelle cucine dei ristoranti"
Come prima operazione mettiamo un po' di olio extravergine ligure, la brunoise di sedano carote cipolle e le facciamo soffriggere a fuoco basso, aggiungiamo poi il pesce di scoglio, lo facciamo rosolare e insaporire, poi bagniamo con vino bianco, aggiungiamo il pomodoro fresco tagliato a pezzetti il concentrato e il bouquet di erbe aromatiche. A questo punto copriamo con l'acqua, aggiungiamo lo zafferano e facciamo cuocere a bassa intensità per 3 ore, proprio come la bouillabaisse, nome che deriva dall'occitano bouilla baissu, bollire lentamente. Solo allora passeremo tutto al passaverdura e otterremo la nostra base.
Fare bollire aggiungendo il pesce sfilettato (gallinella, scorfano, pescatrice a seconda di quello che si ha), il gambero, lo scampo e a piacere un pizzico di peperoncino. Portare a cottura in pochi minuti e servire su una tipica galletta del marinaio sfregata con l'aglio. Buon appetito.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Un tempo, la pagina a tutta acquolina in uscita sul Giornale. Oggi è una delle deliziose rubriche firmate dal nostro Paolo Marchi: signore e signori, gli Affari di Gola. Affari seri, ad alto tasso di ghiottonerie, che ritraggono un’Italia davvero squisita, tra incursioni nelle tradizioni più care al nostro palato, alla meglio gioventù del nostro Buon Paese