09-11-2022
Ti piacciano tanto, poco o per nulla, due sono gli eventi imprescindibili in Italia, il primo per tutti e il secondo per il mondo goloso: il festival di Sanremo in pieno inverno e la presentazione della Michelin in autunno, anche ora in Franciacorta come un anno fa, una passerella con i fuochi d’artificio perché, dopo l’annuncio di quattro nuove doppie stelle e 33 singole, ecco accendersi la terza su Antonino Cannavacciuolo, sua moglie Cinzia Primatesta e la loro Villa Crespi a Orta San Giulio in provincia di Novara, quindi in Piemonte. E’ bene sottolinearlo perché fino a ieri solo la Lombardia era stata illuminata da più di un singolo tristellato, ben cinque: Gualtiero Marchesi, Ezio Santin, Nadia e Antonio Santini, Chicco e Bobo Cerea, Enrico Bartolini.
Cannavacciuolo, napoletano della costiera, di Vico Equense, classe 1975, si affianca così a Enrico Crippa, langarolo di adozione, e chissà se per un attimo non ha pensato di fare suo uno dei due più belli slogan legati al primo scudetto del Napoli, quello del 1987: Scusate il ritardo. Si, perché Antonino era stato in ballo per la terza per ben due volte, quando nel 2010 gli venne preferito Da Vittorio e due anni dopo l’Osteria Francescana di Massimo Bottura. Quando forse non ci pensava più, taaac: terza stella. Succede spesso così, meno ci pensi, meno lo fai capire e maggiori possibilità hai di ottenere ciò a cui ambisci maggiormente. E la sua terza, ha oscurato la stellina per il Cannavacciuolo Vineyard a Casanova di Terricciola nel Pisano.
Davide Di Fabio, neo stellato a Gabicce Monte alla guida della Gioconda, in una foto a Identità Golose 2019
Sara Scarsella assieme con Matteo Compagnucci, coppia stellata di Sintesi ad Ariccia (Roma). Lei è la sola donna chef premiata quest'anno dalla guida Michelin
Federico Sgorbini e il suo mentore Andrea Ribaldone
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Un tempo, la pagina a tutta acquolina in uscita sul Giornale. Oggi è una delle deliziose rubriche firmate dal nostro Paolo Marchi: signore e signori, gli Affari di Gola. Affari seri, ad alto tasso di ghiottonerie, che ritraggono un’Italia davvero squisita, tra incursioni nelle tradizioni più care al nostro palato, alla meglio gioventù del nostro Buon Paese