13-01-2021
Giacomo Bergese, per tutti Nino (Saluzzo, 1º gennaio 1904 – Genova, 1º gennaio 1977), ricordato come Il cuoco dei re, i re dei cuochi, nel secondo dopoguerra aprì a Genova La Santa che lasciò solo per stanchezza. Negli ultimi anni di vita, trovò il tempo per impostare la cucina del San Domenico di Imola, lasciando in eredità l'Uovo in raviolo, uno dei dieci piatti che hanno scandito la storia della cucina italiana dagli anni Sessanta a oggi
François-Régis Gaudry, nato a Sainte-Foy-lès-Lyon il 19 agosto 1975, è un giornalista, scrittore e critico gastronomico francese. Presenta il programma radiofonico On va deguster le dimanche su France Inter e Très Très Bon su Paris Première. Nell'autunno 2020 ha pubblicato l’enciclopedia On va déguster l’Italie, per l’editore Marabout
L’invito è di quelli impossibili da rifiutare, tale la stima che nutro per François-Régis Gaudry: “Ti fa piacere scrivere una pagina sui 10 migliori chefs, o anche solo cinque o sei, quelli che meritano, che hanno marcato la cucina italiana da Marchesi in poi per delle ragioni ben precise e con il piatto emblematico o una tecnica particolare o l’ingrediente che li ha fatti entrare nella storia della gastronomia italiana contemporanea”.
Era fine ottobre 2019, il sì è stato immediato, sceglierli molto meno perché racchiudere mezzo secolo di cucina italiana in un pugno di cuochi è davvero un’impresa da ottomila himalaiano. Lo è sia per la ricchezza della nostra storia
Come recita il titolo a pagina 178 e 179 di una straordinaria enciclopedia, un autentico atto d’amore verso l’Italia, doppio perché arriva da un francese, sono arrivato a individuare e celebrare 10 plats signatures, 10 grands chefs. Sapendo bene che tutti loro vantano, basti pensare a Gualtiero Marchesi, ben più di un piatto simbolo. Una certezza: per arrivare a dieci oscar, ho scartato, a pari bontà e importanza di una ricetta, il cuoco meno prolifico. Come ci sono attori o cantanti legati allo stesso ruolo o a una canzone ben precisa, e in pratica sempre quello o sempre quella, così vi sono insegne dove l’ispirazione è passata una sola volta. Queste le mie scelte. una carrellata che si chiude con una pizza.
1 SPAGHETTO AL CIPOLLOTTO, 1965 al Luogo di Aimo e Nadia a Milano
CHI E’ Aimo Moroni è un toscano arrivato 12enne a Milano nel 1946. Ha conosciuto povertà e fame. Deve la sua fama alla fedeltà alle materie prime italiane che non violenta con cotture lunghe e famigerati soffritti.
Indice di posterità 5
2 UOVO IN RAVIOLO, 1978 al San Domenico di Imola (Bologna)
CHI E’ Tratteggiato da Nino Bergese, 1904/1977, “il cuoco dei re e il re dei cuochi”, chiamato a impostare il San Domenico di Imola, l’Uovo deve la sua fama a Valentino Marcattilii perché Bergese non ci credeva fino in fondo.
3 RAVIOLO APERTO, 1982 Gualtiero Marchesi a Milano
CHI E’ Gualtiero Marchesi, 1930-2017, figlio di albergatori, a 48 anni aprì a Milano un ristorante, il Gualtiero Marchesi, che avrebbe rivoluzionato la cucina italiana. Strano ma vero: amava cenare in trattoria.
4 PASSATINA DI CECI CON GAMBERI, 1985 al Gambero Rosso a San Vincenzo (Livorno)
CHI E’ Fulvio Pierangelini è un cuoco romano che la vita ha portato prima a San Vincenzo, poi un po’ a Roma e un po’ in Sicilia.
Indice di posterità 4
5 CINQUE STAGIONATURE DI PARMIGIANO REGGIANO, 1995 all’Osteria Francescana a Modena
Le Cinque stagionature di Parmigiano Reggiano in diverse consistenze e temperature, così si chiama dal 2015 il capolavoro di Massimo Bottura, una interpretazione mai uguale a sé stessa della sua terra. La prima versione nel 1995 con Tre consistenze e temperature di Parmigiano Reggiano, ne seguiranno quattro e infine cinque. Sempre avendo ben presente il concetto di terroir declinato da Alain Ducasse. Abbiamo forme di 24, 30, 36, 40 e 50 mesi. Danno vita a un demi-soufflé, a una salsa calda, a una spuma montata al sifone, poi l’aggiunta di una galletta (partendo dalle croste) e infine quella di un brodo.
CHI E’ Massimo Bottura, classe 1962, ha acquisito fama mondiale reinventando la cucina italiana, nutrendosi di continue visioni immateriali.
6 CYBER EGG, 1997 al Combal di Almese (Torino)
CHI E’ Davide Scabin è un piemontese che debuttò col suo locale, il Combal, nel 1994 ad Almese, per passare a Rivoli con Combal.zero nel 2000.
7 CAPPUCCINO DI SEPPIA AL NERO, 1998 alle Calandre a Rubano (Padova)
CHI E’ Massimiliano Alajmo, veneto, classe 1974, famiglia di ristoratori e cuochi, prese la seconda stella Michelin nel 1996 e la terza nel 2002 ad appena 28 anni. Più giovane chef di sempre al mondo
8 INSALATA 21… 31… 41… 51… 2008 al Piazza Duomo di Alba (Cuneo)
CHI E’ Enrico Crippa, dal 2005 al Piazza Duomo della famiglia Ceretto ad Alba nelle Langhe, lombardo di Lecco, è uno dei più premiati allievi di Gualtiero Marchesi.
9 CACIO E PEPE IN VESCICA, 2016 al Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia)
CHI E’ Riccardo Camanini, bergamasco del 1973, è arrivato tardi al successo. Aperto il Lido 84 nel 2014, ha poi bruciato ogni tappa rileggendo i classici.
Indice di posterità 3
10 MARGHERITA SBAGLIATA, 2016 a Pepe in grani di Caiazzo (Caserta)
CHI E’ Franco Pepe, casertano di Caiazzo, ha restaurato una casa nel centro storico creandovi tre pizzerie. L’ultima ricorda i banchi della cucina giapponese.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi