09-12-2016

Argentina, in viaggio con la storia

La Patagonia, da rifugio per sognatori e gente in fuga, a culla della biodiversità del paese latino

Un’immagine in piena estate australe, quindi dic

Un’immagine in piena estate australe, quindi dicembre, del lago Nahuel Huapi in cui si specchia San Carlos de Bariloche, per tutti più semplicemente Bariloche, splendida località sciistica argentina ai piedi delle Ande.

Seconda puntata

Impressiona, nel progetto governativo di CocinAR, un dato: abbraccia dieci anni. Anni, non mesi. E in una nazione come l'Argentina, dove i problemi economici e politici abbondano da tempo immemore. Un dato per tutti: l’inflazione è al 24% e oltre. Tanti negozi non accettano pagamenti in carte di credito, i prelievi di contanti sono contingentati e le file in banca costanti. E presto scopri che cambiare valuta può rivelarsi una maratona, a meno di non rivolgerti al cambio nero. Trovi ostacoli, a farlo legalmente, anche offrendo, nei rari uffici di cambio, dollari o euro, non solo acquistandoli. Che senso abbia, mi è sfuggito. Le autorità dovrebbero agevolare la permuta per fare cassa. Così invece uno facilmente si stufa e si rivolge in strada al primo losco che incrocia.

Credo non solo io, purtroppo al suo primo viaggio argentino a 61 anni compiuti, ma molti non abbiano reale coscienza della vastità di questa nazione, che nel 2016 celebra i duecento anni dell’Indipendenza dalla Spagna. E all’opposto, la sua scarsa realtà demografica. Seconda solo al Brasile, rimanendo in Sud America, e ottava al mondo, copre una superficie di 2 milioni e 780 chilometri

Estancia San Roman Propriedad Privada, con questo semplice cartello si è accolti all'interno di una fattoria che non è tra le più estese della Patagonia, tutt'altro, ma che comunque è una volta e mezza Milano

Estancia San Roman Propriedad Privada, con questo semplice cartello si è accolti all'interno di una fattoria che non è tra le più estese della Patagonia, tutt'altro, ma che comunque è una volta e mezza Milano

quadrati, nove volte l’Italia, 301mila. Però nel nostro fazzoletto viviamo in 60 milioni, diciotto in più dei cugini biancocelesti.

Il vuoto geografico affascina, di certo agisce su di me come una formidabile calamita, ma crea problemi su problemi a chi lo vive e subisce costantemente. Non a caso questo invito del ministero del turismo, parallelo alla riunione a Bariloche di tutti quelli che da noi sarebbero gli assessori provinciali al turismo, 23 più l’area della capitale, si è sviluppato partendo dalla Patagonia, un altrove dai contorni mitici. Come lo è, anche gastronomicamente, l’Amazzonia per Brasile e Perù. Autentici paradisi della bio-diversità agroalimentare.

L’Argentina ha leggende in carne e ossa, Papa Francesco e Diego Maradona su tutto e tutti, e altre icone che hanno i contorni della passione e del dolore, il tango, o del sogno come della disperazione. E questa è la Patagonia, che Bruce Chatwin ha portato con i suoi racconti nelle case del mondo, sfumandola ancora di più nella bruma di leggende uniche. Per sognare, durante un pranzo al sacco in

Un momento del picnic organizzato lo scorso 3 dicembre in riva al fiume Limay, all'interno dell'Estancia San Roman. Il corso d'acqua separa le province patagoniche di Neuquen e Rio Negro

Un momento del picnic organizzato lo scorso 3 dicembre in riva al fiume Limay, all'interno dell'Estancia San Roman. Il corso d'acqua separa le province patagoniche di Neuquen e Rio Negro

riva al fiume Limay, mi è bastato sapere che la fattoria dove trovarono rifugio a inizio Novecento Butch Cassidy e Sundance Kid fosse relativamente vicina, a circa 200 km in direzione sud, lungo la statale 40. Che sulle distanze patagoniche sono percepiti in maniera ben diversa rispetto a 200 da noi.

Chi decide di vivere lì sovente è inseguito dalla storia, gente in fuga, di certo i criminali nazisti come Erich Priebke, il cui nome è legato alla strage delle Fosse Ardeatine, si dice lo stesso Adolf Hitler, o dalla povertà. Ma per molti è anche il tentativo di realizzare un sogno o un investimento economico. Comunque, quale che sia la molla, chi vive lì sviluppa presto una percezione diversa del freddo, del vento e dello spazio. In una nazione che in linea d’aria misura 3700 chilometri, 5300 percorrendo la Ruta 40, dal confine con Cile e Bolivia fino all’estremo sud, la Patagonia è il vuoto che affascina. Adesso è piena estate. Vuole dire 30 e più grandi a Buenos Aires ma la metà laggiù, anche meno. Come in Lapponia rispetto al centro-sud dell’Europa. Basta un niente e passi dal sole alla tormenta e al sole di nuovo.

Il ranch di Butch Cassidy e Sundance Kid a Cholila nella provincia argentina di Chubut in Patagonia, circa 200 chilometri a sud di Bariloche. Già in pessime condizioni quando negli Anni Settanta a visitarla fu lo scrittore Bruce Chatwin, la struttura stava ormai per crollare quando nel 2007 le autorità locali decisero di restaurarla. Strano ma vero: l’area, la cui proprietà ai tempi dei due pistoleri comprendeva una superficie di 6100 ettari, non viene considerata un’attrazione speciale tanto che non esiste un centro di informazioni e tantomeno un biglietto di ingresso. Foto scaricata da Wikipedia

Il ranch di Butch Cassidy e Sundance Kid a Cholila nella provincia argentina di Chubut in Patagonia, circa 200 chilometri a sud di Bariloche. Già in pessime condizioni quando negli Anni Settanta a visitarla fu lo scrittore Bruce Chatwin, la struttura stava ormai per crollare quando nel 2007 le autorità locali decisero di restaurarla. Strano ma vero: l’area, la cui proprietà ai tempi dei due pistoleri comprendeva una superficie di 6100 ettari, non viene considerata un’attrazione speciale tanto che non esiste un centro di informazioni e tantomeno un biglietto di ingresso. Foto scaricata da Wikipedia

Tutto si dirada e assume proporzioni che fatichi anche solo a comprendere. Prendiamo la provincia di Rio Negro, quella di Bariloche, mecca dello sci alpino sud-americano. Ha una superficie pari a due terzi dell’Italia e una popolazione di 600mila anime. Così quando ti ritrovi a camminare nell’Estancia San Ramon e chiedi dove siano mai le bestie allevate lì, ti viene indicato l’orizzonte: «Nell’allevamento nel nord del paese abbiamo un sistema intensivo, una vacca per ettaro». E un europeo già strabuzza gli occhi. «E qui? Qui c’è più spazio, un capo ogni 35 ettari e gli ettari sono 25mila». Circa una volta e mezza la superficie di Milano: 182 chilometri quadrati contro 250, visto che ci vogliono 100 ettari per un kmq. E’ una delle più antiche. Vi avrebbe addirittura trovato rifugio Hitler in fuga da Berlino nel 1945, altro che suicido nel bunker della cancelleria. E qui entriamo nell’iperspazio assoluto, che l'Argentina vuole sbiadisca sempre più a livello di cronache, come per una Dallas eternamente legata all'assassinio del presidente Kennedy nel 1963.

2. Continua. Qui la prima puntata


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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