27-11-2020

Il Grand Hotel Parker's di Napoli: 150 anni di eleganza e accoglienza partenopea

Intervista con Salvatore Avallone, proprietario insieme alla famiglia del Grand Hotel Parker’s, e con la sorella Maria Ida, che conduce l'azienda vinicola Villa Matilde

La famiglia Avallone

La famiglia Avallone

Inaugurato nel 1870 da Sir George Parker, biologo marino inglese di stanza a Napoli (che lo comprò e salvò dalla demolizione, ndr), il Grand Hotel Parker’s di Napoli festeggia nel 2020 i suoi ‘primi’ 150 anni. Un traguardo importante che avrebbe dovuto essere celebrato da un ricco calendario di eventi, congelato a causa della pandemia. Non si sono fermati, però, i lavori di ristrutturazione che hanno dato nuovo lustro e una nuova ‘veste’ alla facciata e a tre suoi piani. Così come è stato completamente ristrutturato il sesto piano, con la scenografica terrazza affacciata sul Golfo e sul Vesuvio, sede sia del Ristorante George, 1 stella Michelin, guidato dallo chef Domenico Candela (aperto solo a cena), sia del ristorante Le Muse, orchestrato dallo chef Fioravante (aperto solo a pranzo) con cucina tradizionale rivisitata. Di ieri, oggi e domani abbiamo parlato con Salvatore Avallone, della famiglia proprietaria da oltre 70 anni. È invece Maria Ida Avallone, sorella di Salvatore, ad occuparsi in prima persona di Villa Matilde, l’azienda vinicola di famiglia, che segue come “donna del vino”, già delegato per la Campania dell’Associazione Donne del Vino dal 2010 al 2018.

Dal 1870 il Grand Hotel Parker’s di Napoli è simbolo di eleganza e di ospitalità d'altri tempi. Come sono cambiate le esigenze dell'hotellerie negli anni?
Nel corso degli anni le esigenze dell’hotellerie si sono modellate su quelle degli ospiti che si sono trasformati da turisti a sofisticati viaggiatori in cerca di emozioni. Il nostro approccio è diventato totalmente olistico, ponendo il cliente al centro di tutte le nostre attività e strutturando i nostri servizi in base alla user experience. Le esigenze dell’hôtellerie si sono inoltre adattate all’incessante evoluzione della tecnologia moderna, portandoci ad una digitalizzazione dei servizi e all’introduzione di nuove App dedicate ai clienti, come la nostra recentissima concierge App.

La vista dal Ristorante George

La vista dal Ristorante George

Come state affrontando questa nuova fase difficile? Qual è la vostra strategia? Quali protocolli di sicurezza avete adottato?
Tutta la nostra strategia si fonda sulla scelta di non chiudere i nostri servizi, di continuare a sostenere le persone che da anni lavorano in hotel e che ormai sono parte della nostra famiglia. Adattiamo costantemente l’offerta ai nuovi DPCM, seguendo tutti i protocolli di sicurezza indicati dal brand Small Luxury Hotel of The World al quale siamo affiliati e da Hyatt, con cui condividiamo invece il programma fedeltà, sulla base delle linee guida condivise dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra queste: il distanziamento sociale, la misurazione della temperatura, l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti, l’utilizzo di materiali usa e getta e di copricuscini monouso per le camere.

La colazione

La colazione

Il 2019 è stato un anno d’oro per l’hôtellerie e del turismo in Italia, soprattutto per la riconferma di grandi numeri di turisti stranieri. Torneremo a quei numeri o è meglio fin da ora un nuovo modo di fare turismo?
Gli sforzi economici di questi mesi sono finalizzati alla prospettiva futura di tornare ai numeri del 2019 e di superarli. Crediamo che i clienti leisure, che rappresentano il nostro core business, dopo tanti mesi di chiusure e limitazioni, torneranno a viaggiare più di prima. Il segmento MICE, invece, potrebbe essere fagocitato dal mondo digitale, per questo motivo stiamo fornendo le nostre sale meeting dei più avanzati sistemi di tecnologia moderni, al fine di poter ospitare tutte le possibili soluzioni di web conferencing.

Una delle stanze deluxe dell'Hotel

Una delle stanze deluxe dell'Hotel

Avete pensato ad iniziative speciali o offerte per stimolare il mercato? Per il George Restaurant, una stella appena riconfermata, quale formula proponete?
Per tenere in vita la struttura abbiamo lanciato in un primo momento dei pacchetti staycation, orientati ad un turismo familiare e di prossimità; nelle ultime settimane, inoltre, abbiamo promosso diverse iniziative rivolte soprattutto alla ristorazione. Per il George abbiamo costruito il pacchetto Cena e… dormi da noi, che prevede il soggiorno ed il garage gratuiti per gli ospiti del ristorante. Il pacchetto è rivolto al pubblico napoletano. Al ristorante panoramico Le Muse, abbiamo promosso il pranzo ed il nuovo servizio di delivery, con Uber Eats. Entrambi i menu sono ispirati alle tipiche ricette napoletane che cucinava mia madre Matilde.

Parla Maria Ida Avallone:
In questi ultimi anni il wine tourism è letteralmente esploso, organizzate attività in vigna e in cantina per promuovere Villa Matilde?

Villa Matilde Avallone da oltre cinquant’anni promuove il wine tourism e l’approfondimento della cultura enologica attraverso visite guidate e percorsi didattici. Oggi un numero sempre crescente di persone di qualsiasi età ed etnia è interessato a questo tipo di turismo che coniuga la cultura con emozioni esperienziali. Nella azienda vitivinicola di famiglia anche ed ancor più in questo 2020 continuiamo a promuovere attività che consentano di meglio conoscere il territorio attraverso i piaceri del palato e dello spirito. Particolarmente richieste sono le visite guidate in bicicletta con degustazione ed abbinamento cibo/vino, i soggiorni nella Torre Falerno, piccolo appartamento su tre livelli realizzato in un antico silos ristrutturato e la partecipazione alla vendemmia notturna che siamo soliti praticare per le uve bianche.


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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